Là dove finisce la nostra terraferma, inizia un “continente liquido” lungo i confini (le sponde) del quale culture alimentari diverse si incrociano e contaminano da millenni, paradossalmente senza mai davvero conoscersi a fondo: ogni popolo integra le suggestioni d’oltremare all’interno di tradizioni tenacemente coltivate e ne trae un universo culinario che appare coerente, appena lo osserviamo un po’ più da lontano.
A dare il carattere alla dieta mediterranea è primariamente il paesaggio: l’ulivo, per esempio, cresce su quasi tutta la linea costiera; lo stesso non può dirsi della palma da dattero, frutto che tuttavia arrivava e arriva nei mercati, insieme a spezie e ortaggi di ogni angolo del globo: qui traspare il contributo delle città portuali e delle loro dinamiche umane e alimentari, che si somigliano nei secoli, da Genova a Leptis Magna. Talvolta è stata la geopolitica a indirizzare il consumo di determinati prodotti o renderne difficoltoso l’approvvigionamento; in altre occasioni, scoperte come il pomodoro o il caffè hanno cambiato per sempre la lista della spesa delle famiglie.
Non è solo la scelta degli alimenti, infine, a identificare la cucina mediterranea, ma l’insieme di rituali e significati attribuiti al momento del pasto, tale da farci sentire a casa anche dove non comprendiamo l’idioma parlato.
Biografia dell'autore
Carmel Cassar

Carmel Cassar è ordinario di storia culturale e direttore dell’Istituto di Studi Maltesi dell'Università di Malta. Dopo la laurea in Storia europea e Letteratura italiana all’Università di Malta, è stato assistente di ricerca presso gli archivi della cattedrale di Malta per poi insegnare storia al St Edward’s College. Grazie a una borsa di studio del Cambridge Commonwealth Trust ha continuato gli studi in antropologia all’Università di Cambridge conseguendo un dottorato di ricerca in Storia culturale.
Cassar ha contribuito allo sviluppo di una sezione etnografica presso il Dipartimento dei Musei pubblici maltesi, più tardi ribattezzato Heritage Malta. Già responsabile del Palazzo dell’Inquisizione a Vittoriosa, ha favorito la nascita dell'interesse nella ricerca storica del cibo mediterraneo e maltese, di cui dà contezza nel saggio Cibo mediterraneo. Modi alimentari mediterranei: tendenze e sviluppi storici (Graphe.it 2024). È Fellow della Royal Historical Society di Londra e della Cambridge Commonwealth Society, socio della Renaissance Society of America e membro a vita della Società Storica di Malta.
Diverse le sue pubblicazioni, tra cui, in italiano, Il senso dell'onore (Jaca Book 2002, tradotto in cinque lingue).
Un assaggio
-
Dalla Mesopotamia
-
Rape brasate
-
Sasqu
-
Tărru
-
-
Dall'antico Egitto
-
Focaccia
-
Marinata di pollo
-
Zuppa di fave
-
-
Dall'antico Israele
-
Bulgur Gruel
-
Labneh
-
-
Ricette cartaginesi
-
Passum
-
Porridge punico
-
-
Antiche ricette greche
-
Frittelle di miele e sesamo
-
Triglia alla maniera greca antica
-
-
Dall'antica Roma
-
Insalata di Columella
-
Ragù di struzzo
-
Uova alla coque in salsa di pinoli
-
-
Ricette bizantine
-
Monokythron
-
Stufato di maiale
-
-
Ricette arabe storiche
-
Fuliyyah
-
Polpette al sugo di melanzane
-
Raihaniya
-
Spinaci fritti
-
-
Dalla tradizione ottomana
-
Dolmas di carciofi
-
Kebab di sgombro
-
Nidi di usignolo
-
Şekerpare
-
-
Ricette medievali e rinascimentali
-
Brodo di tortelli con erbe alla Lombarda
-
Crostata senese senza crosta
-
Ipocrás
-
Riso al latte di mandorle
-
e, dal Nuovo Mondo, una ricetta del 1631 per la preparazione del cacao.