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Le radici del “Cibo mediterraneo” raccontate da Carmel Cassar

Le radici del “Cibo mediterraneo” raccontate da Carmel Cassar Le radici del “Cibo mediterraneo” raccontate da Carmel Cassar
Le radici del “Cibo mediterraneo” raccontate da Carmel Cassar

Il professor Carmel Cassar, noto storico e autore, pubblica Cibo mediterraneo con la casa editrice Graphe.it.

In questo volume, Cassar ci guida in un affascinante viaggio attraverso le culture alimentari del Mediterraneo, esplorando le radici storiche e le influenze che hanno modellato la dieta mediterranea nel corso dei millenni. Tradotto da Carla Del Zotto, il libro offre una panoramica unica sui modi alimentari che vanno dalle antiche zuppe sumeriche fino all'haute cuisine francese, evidenziando come le tradizioni culinarie siano state influenzate da scambi culturali, geopolitica e scoperte gastronomiche.

Intervista con Carmel Cassar: un viaggio nella storia del cibo mediterraneo

Esploriamo ora più a fondo questi temi affascinanti con il professor Carmel Cassar, che ci ha concesso un'intervista esclusiva.

Qual è il ruolo del cibo nella cultura mediterranea?
Il cibo nella cultura mediterranea svolge un ruolo fondamentale che va oltre il semplice nutrimento. È un elemento chiave dell'identità culturale, sociale e storica della regione.
Come in altre culture, il cibo è una parte essenziale dell'identità culturale mediterranea. Piatti tradizionali come la paella spagnola, la pasta italiana, i mezes greci e il couscous maghrebino non sono solo alimenti, ma simboli di eredità culturale che raccontano la storia e le tradizioni di ciascun paese. Le ricette sono spesso tramandate di generazione in generazione, preservando il patrimonio culturale.
Bisogna, inoltre, considerare che nella cultura mediterranea i pasti sono considerati soprattutto come occasioni sociali. Famiglie e amici si riuniscono per condividere cibo e tempo insieme. In fondo, la condivisione dei pasti aiuta a rafforzare i legami sociali e comunitari. Questo fatto emerge molto chiaramente nelle festività, nelle cerimonie religiose e negli eventi familiari che spesso ruotano attorno a grandi banchetti e festeggiamenti culinari.
Inoltre, la dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, pesce, legumi, noci, olio d'oliva e una moderata quantità di vino, è rinomata per i suoi benefici salutari ed è associata a una riduzione delle malattie cardiovascolari, una maggiore longevità e una migliore qualità della vita. Per tutto questo viene considerata un modello di alimentazione sana a livello globale.
D’altre parte l'agricoltura e la pesca sono pilastri dell'economia mediterranea. Molti paesi della regione dipendono dalla produzione e dall'esportazione di prodotti alimentari come olio d'oliva, vino, frutta e verdura. Questi prodotti non solo sostengono l'economia locale, ma promuovono anche la sostenibilità ambientale attraverso pratiche agricole tradizionali.
In fondo, la cucina mediterranea è il risultato di un ricco mosaico di influenze culturali, grazie alla posizione geografica che ha permesso una fusione di tradizioni culinarie provenienti dall'Africa, dall'Asia e dall'Europa. Questo scambio culturale ha arricchito la cucina mediterranea con una varietà di sapori, tecniche e ingredienti unici.
È opportuno, inoltre, considerare il ruolo centrale che il cibo gioca nelle tradizioni religiose della regione. Ad esempio, la cucina kosher nella cultura ebraica, il Ramadan nella cultura islamica con pasti specifici per interrompere il digiuno e le varie festività cristiane con i loro piatti tradizionali, sono tutte occasioni in cui il cibo assume un significato spirituale e rituale.
Il cibo nella cultura mediterranea è, in conclusione, molto più che nutrimento: unisce le comunità, celebra le identità culturali, promuove uno stile di vita sano, sostiene l'economia locale e rappresenta la ricca storia di scambi culturali e tradizioni religiose. Il cibo è, dunque, un pilastro della vita mediterranea, che continua a caratterizzare la regione.

Come si intrecciano il cibo e la convivialità nella cultura mediterranea?
Nella cultura mediterranea, il cibo e la convivialità sono strettamente intrecciati, rappresentando molto più che semplici atti di nutrimento. Essi sono componenti fondamentali della vita sociale, culturale e spirituale. Il cibo e la convivialità si manifestano in diversi modi.
In primo luogo nei rituali e nelle tradizioni familiari. Occasioni di convivialità, come i pranzi domenicali e le cene festive, sono momenti cruciali per la vita familiare mediterranea. Questi pasti sono spesso preparati con cura seguendo ricette tradizionali che si tramandano di generazione in generazione. La preparazione del cibo diventa un'attività collettiva che coinvolge tutta la famiglia, rafforzando i legami familiari e mantenendo vive le tradizioni.
Poi ci sono le celebrazioni delle festività religiose e civili che nel mondo mediterraneo sono quasi sempre accompagnate da abbondanti banchetti. Per esempio, la Pasqua cristiana in Italia, Spagna e in Grecia è celebrata con pasti elaborati e dolci tradizionali. Durante il Ramadan, le famiglie musulmane si riuniscono per l'Iftar, il pasto che interrompe il digiuno quotidiano, creando un senso di comunità e condivisione.
La convivialità è molto sentita nelle taverne greche, nelle osterie italiane e nei tapas bar spagnoli. Questi sono luoghi dove il cibo e la convivialità si incontrano in un ambiente informale e accogliente. Si tratta di spazi non solo associati al cibo, ma anche all’incontro in cui socializzare, discutere e godere della compagnia altrui. I pasti si prolungano per ore, accompagnati da conversazioni, musica e talvolta anche balli.
In tutta la regione, i mercati locali, come i souk in Nord Africa o i mercati rionali in Italia, sono luoghi popolari dove la gente non solo può acquistare cibo fresco di stagione, ma può incontrarsi e creare legami significativi. A ciò si aggiunge la cucina di strada che offre piatti semplici e gustosi che possono essere consumati al volo, favorendo incontri casuali e scambi culturali.
La dieta mediterranea, riconosciuta per i suoi benefici effetti sulla salute, è anche un riflesso dello stile di vita sociale della regione. I pasti sono spesso consumati lentamente, favorendo la digestione e il benessere psicologico. Questo modo di mangiare è associato a momenti di relax e piacere, spesso condivisi con amici e familiari.
Ciò significa che il cibo nella cultura mediterranea ha anche un profondo significato simbolico. Alcuni piatti e ingredienti sono associati a particolari valori e credenze. Ad esempio, il pane è un simbolo di ospitalità e abbondanza in molte culture mediterranee. Offrire cibo è un atto di generosità e rispetto.
Per questo motivo le esperienze culinarie, come le sagre e i festival del cibo, sono eventi comunitari dove si celebrano i prodotti locali e le tradizioni gastronomiche locali. In fondo questi eventi servono come occasioni per socializzare, conoscere nuove persone e rafforzare i legami comunitari attraverso il cibo.
Quindi si può concludere che nella cultura mediterranea, il cibo è molto più che nutrizione; è un'esperienza sociale e culturale che rafforza i legami familiari e comunitari, celebra le tradizioni, e favorisce il benessere e la convivialità. Le pratiche alimentari riflettono e alimentano l'identità culturale e il senso di appartenenza, rendendo il cibo un elemento centrale della vita mediterranea.

Qual è il ruolo del paesaggio e del clima nel plasmare la cultura del cibo nelle diverse regioni del Mediterraneo?
Il paesaggio e il clima hanno un ruolo cruciale nel plasmare la cultura del cibo nelle diverse aree del Mediterraneo. Questi elementi naturali hanno sempre influenzato la disponibilità di ingredienti, le tecniche di coltivazione e pesca e le tradizioni culinarie che si sono sviluppate nel corso dei secoli. Per capire meglio come il paesaggio e il clima abbiano inciso sulla cultura del cibo mediterraneo bisogna considerare alcuni aspetti fondamentali.
In primo luogo il Mediterraneo è caratterizzato da una grande varietà di paesaggi, incluse coste rocciose, colline, pianure fertili e isole. Questa diversità geografica contribuisce alla varietà degli ingredienti disponibili nelle diverse aree. Ci sono le comunità costiere che tendenzialmente praticano la pesca, includendo nella loro dieta pesce, molluschi e crostacei. Piatti come la bouillabaisse in Francia, il pesce alla griglia in Grecia e il couscous di pesce in Tunisia sono tipici delle regioni costiere. Poi ci sono le zone interne e collinari ideali per la coltivazione di olivi, viti e cereali. Come spiega lo storico francese Fernand Braudel l'olio d'oliva, il vino e il pane sono i pilastri della dieta mediterranea. Poi ci sono le isole mediterranee, che combinano influenze marittime e agricole. La cucina siciliana, ad esempio, utilizza sia frutti di mare che prodotti agricoli come agrumi e mandorle.
Inoltre il clima mediterraneo è caratterizzato da estati calde e secche e inverni miti e piovosi. Questo clima favorisce la coltivazione di una vasta gamma di prodotti agricoli, di frutta e verdura. Pomodori, melanzane, peperoni, agrumi, fichi e melograni sono solo alcuni degli ingredienti che caratterizzano le cucine locali. Favorisce anche la crescita di erbe aromatiche come il basilico, l'origano, il rosmarino e la salvia, che sono ampiamente utilizzate per insaporire i piatti.
Il paesaggio e il clima hanno influenzato da sempre le tecniche agricole e di pesca tradizionali come l'agricoltura terrazzata della Costiera Amalfitana in Italia e dell'isola di Santorini in Grecia che si è sviluppata per massimizzare l'uso dello scarso terreno e preservare il suolo. Bisogna anche considerare i metodi sostenibili per garantire la continuità delle risorse marine. Tecniche tradizionali come la pesca con reti e trappole sono ancora in uso.
Le tradizioni culinarie sono direttamente influenzate dal paesaggio e dal clima. Quindi ogni regione ha potuto sviluppare piatti unici che riflettono la disponibilità degli ingredienti locali. Ad esempio la Provenza è famosa per i suoi piatti a base di pesce, come la bouillabaisse, e per l'uso di erbe aromatiche della regione mentre la cucina italiana varia notevolmente da regione a regione, con il nord che utilizza più burro e carne, mentre il sud predilige olio d'oliva, pomodori e frutti di mare. Il clima arido del Marocco favorisce l'uso di spezie, legumi e cereali come il couscous, accompagnati da carni come l'agnello e il pollo mentre la cucina greca è caratterizzata da piatti a base di agnello, pesce, olive e formaggi come la feta.
Dunque è possibile concludere che il paesaggio e il clima del Mediterraneo sono elementi fondamentali che hanno modellato la cultura del cibo nelle diverse regioni. Essi determinano la disponibilità di ingredienti, le tecniche di coltivazione e pesca, e le tradizioni culinarie che caratterizzano la dieta mediterranea. Questa interazione tra ambiente e cultura rende la cucina mediterranea unica e profondamente radicata nel territorio.

Qual è stato l'impatto dell'introduzione di nuovi prodotti, come il pomodoro e il caffè, sulla cucina mediterranea?
L'introduzione di nuovi prodotti come il pomodoro e il caffè, ma anche molti altri come patate, granoturco, la carne di tacchino, cacao e una grande varietà di fagioli, pepe, ha avuto un impatto significativo sulla cucina mediterranea, modificando abitudini alimentari, ricette tradizionali e influenzando la cultura gastronomica della regione. Prendiamo come esempio il pomodoro.
Originario delle Americhe, il pomodoro fu introdotto in Europa dopo la scoperta del Nuovo Mondo nel 1492. All'inizio, fu considerato una pianta ornamentale e solo successivamente fu integrato nella dieta. Col passare del tempo il pomodoro è diventato un ingrediente fondamentale nella cucina italiana, rivoluzionandone molti piatti tradizionali. La salsa di pomodoro è alla base di numerosi piatti iconici come la pasta al pomodoro, la pizza Margherita e il sugo per la lasagna. Il pomodoro ha contribuito a creare sapori distintivi e ha permesso la creazione di nuovi piatti.
Nella cucina spagnola il pomodoro è centrale in piatti come il gazpacho, una zuppa fredda ideale per il clima caldo dell’Andalusia, la paella e i sofritos. Mentre in Grecia, il pomodoro è utilizzato in molte preparazioni, tra cui la moussaka e le insalate, come l'iconica insalata greca (horiatiki). È anche usato in salse per accompagnare carne e pesce. Se poi riflettiamo sull’uso del pomodoro in medio oriente notiamo che è diventato un ingrediente chiave, utilizzato in stufati, zuppe e salse come quella per il kebab e il pilaf.
D’altra parte, il caffè, originario dell'Etiopia, si diffuse nel mondo arabo e poi in Europa a partire dal XVI secolo. Divenne rapidamente popolare e trasformò non solo la dieta, ma anche le abitudini sociali. Ma per capire meglio quale fosse l’impatto del caffè sulla cultura mediterranea facciamo degli esempi.
L’Italia ha sviluppato una significativa cultura del caffè: è famosa per il suo espresso e cappuccino. Le caffetterie italiane sono diventate luoghi di ritrovo sociale, dove si discute di politica, affari e cultura. Il caffè espresso è diventato una parte essenziale della routine quotidiana italiana. D’altra parte la Turchia ha una tradizione di caffè addirittura più lunga, con il famoso caffè turco che viene preparato utilizzando metodi tradizionali. Le caffetterie (kahvehane) erano e sono ancora importanti centri sociali dove si discute, si gioca a giochi come il backgammon e si leggono i fondi del caffè. In Grecia, il caffè è parte integrante della vita quotidiana, con il caffè greco (simile al caffè turco) servito ovunque. Le caffetterie sono luoghi di socializzazione in cui le persone si riuniscono per lunghe conversazioni. Anche se non è strettamente mediterranea, la Francia del sud ha una forte cultura del caffè, influenzata dalle vicine regioni mediterranee. I caffè francesi sono noti per essere luoghi di ritrovo intellettuale e sociale.
Si può concludere che l'introduzione di questi nuovi prodotti ha portato a numerose innovazioni culinarie. La combinazione fra ingredienti locali e nuovi prodotti ha portato alla creazione di piatti fusion unici. Inoltre ogni regione ha adattato questi nuovi ingredienti alle proprie tradizioni culinarie, creando varianti locali che arricchiscono la diversità gastronomica del Mediterraneo.

Come vede l’evoluzione della cucina mediterranea nel contesto della globalizzazione e delle moderne tendenze alimentari?
Prima di tutto, la globalizzazione ha portato a un maggiore scambio di ingredienti, tecniche e stili di cucina che hanno avuto vari effetti sulla cucina mediterranea. La disponibilità di ingredienti esotici ha permesso l'innovazione e la creazione di nuovi piatti tanto che è abbastanza comune trovare piatti mediterranei con influenze asiatiche o latinoamericane nei ristoranti delle grandi città internazionali.
Inoltre, va detto che le moderne tendenze alimentari stanno influenzando le tecniche di preparazione. Si pensi alla cucina molecolare e all'uso di attrezzature come i sous-vide che si integrano nella preparazione di piatti tradizionali. Poi c'è una crescente attenzione verso l'uso di ingredienti biologici e locali. Il movimento “a chilometro zero” è particolarmente forte nella regione mediterranea, dove c'è una lunga tradizione di utilizzo di prodotti freschi e di stagione.
Le tendenze alimentari moderne, focalizzate su salute e benessere, in fondo si sposano bene con la dieta mediterranea. 
Un altro aspetto è la riduzione dell’uso della carne e dell’aumento della popolarità delle diete a base vegetale. La cucina mediterranea, già ricca di verdure, legumi e cereali, si adatta facilmente a queste tendenze, con una maggiore enfasi su piatti vegetariani e vegani.
Il fatto che la sostenibilità è ormai diventata un fattore cruciale nella gastronomia moderna ha dato popolarità alla dieta mediterranea. Nel Mediterraneo ai adottano sempre di più pratiche di pesca sostenibili per preservare le risorse marine. Ciò include l'uso di metodi di pesca meno distruttivi e la promozione del consumo di specie ittiche meno conosciute. Sul fronte agricolo, l'uso di tecniche sostenibili, come l'agricoltura biologica e biodinamica, è in crescita. Questo non solo aiuta l'ambiente, ma migliora anche la qualità dei prodotti utilizzati nella cucina mediterranea.
Infine, nonostante la globalizzazione, c'è un movimento di riscoperta e valorizzazione delle tradizioni culinarie locali, come lo Slow Food che promuove la conservazione delle tradizioni culinarie e degli ingredienti locali, sostenendo piccoli produttori e artigiani del cibo. Nel frattempo c'è anche un crescente interesse verso le specificità culinarie regionali all'interno della stessa area mediterranea, con chef e ristoratori che valorizzano ricette e ingredienti tipici delle proprie zone d'origine.
Quindi l'evoluzione della cucina mediterranea nel contesto della globalizzazione è caratterizzata da un equilibrio tra tradizione e innovazione. Questo dinamismo rende la cucina mediterranea una delle più ricche e variegate del mondo.

Pensa che la cucina mediterranea possa influenzare o essere influenzata da altre tradizioni culinarie globali in futuro?
La cucina mediterranea può sicuramente influenzare ed essere influenzata da altre tradizioni culinarie globali in future come successe in passato. Questa dinamica di reciproca influenza è già in corso e probabilmente si intensificherà, alimentata da vari fattori come la globalizzazione, le migrazioni, l'accesso all'informazione e la crescente attenzione verso la salute e la sostenibilità.
La cucina mediterranea ha già avuto un impatto significativo su altre tradizioni culinarie e questa tendenza continuerà e crescere.
Allo stesso modo, la cucina mediterranea sta assimilando influenze da altre tradizioni culinarie. Grazie all’agevole accesso a ingredienti esotici e tecniche di cottura innovative la cucina mediterranea si arricchisce.
Bisogna aggiungere che le comunità di immigrati portano con sé le loro tradizioni culinarie, influenzando le cucine locali. In molte città mediterranee, è possibile trovare piatti che combinano ingredienti locali con sapori e tecniche di altre parti del mondo, capaci di creare una cucina globale e dinamica.
In sintesi, la cucina mediterranea continuerà a evolversi, influenzando ed essendo influenzata da altre tradizioni culinarie globali. Questa interazione dinamica arricchirà ulteriormente la diversità e la qualità della cucina mediterranea, mantenendola rilevante e innovativa nel contesto globale.

Cibo mediterraneo

Modi alimentari mediterranei: tendenze e sviluppi storici

di Carmel Cassar

editore: Graphe.it

pagine: 212

Un viaggio millenario attraverso le culture alimentari del Mediterraneo, dalle zuppe sumeriche all'haute cuisine francese, per scoprire la storia e i segreti della dieta che fa bene al corpo e all'anima.

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