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Olga Irimciuc ci parla della letteratura romena nella Repubblica Moldova

Olga Irimciuc ci parla della letteratura romena nella Repubblica Moldova Olga Irimciuc ci parla della letteratura romena nella Repubblica Moldova
Olga Irimciuc ci parla della letteratura romena nella Repubblica Moldova

La Repubblica Moldova è paese candidato all’Unione Europea. Un motivo in più per conoscerne la storia e la cultura. Arriva in libreria, in maniera quasi provvidenziale, il testo della dottoressa Olga Irimciuc che studia la letteratura di quella terra: La letteratura romena nella Repubblica Moldova. Percorso tematico. È il primo saggio del genere: un’analisi sistematica della letteratura romena nella Repubblica Moldova. Il libro ha la prefazione di Gaetano Passarelli.

Per comprendere meglio lo studio, abbiamo rivolto tre domande all’autrice.

 

Intervista a Olga Irimiciuc

Il perimetro del tuo saggio è chiaro: la letteratura romena nella Repubblica Moldova. Non tutte le persone, però, forse conoscono bene i termini della questione. Puoi fornirci qualche coordinata storico-culturale per inquadrare meglio il tuo saggio?
La letteratura della Repubblica Moldova si iscrive, indubbiamente, per criteri linguistici e culturali nei parametri della letteratura romena. Esistono, però, alcune coordinate storiche e geografiche che rendono particolare l’arte della scrittura tra i fiumi Prut e Nistru. Dobbiamo ricordare, soprattutto, il fatto che dal 1940 fino al 1991, la Repubblica Moldova faceva parte integrante dell’URSS. In questo periodo, la sua identità culturale ha subito delle fortissime influenze, spesso imposte violentemente, da parte del regime sovietico. Basta citare il fatto che i moldavi erano obbligati a usare una lingua inesistente (il moldavo), che non era altro che il romeno scritto con le lettere cirilliche. Ovviamente, era molto limitato anche l’accesso all’opera degli scrittori romeni. Quindi, la condizione della letteratura della Repubblica Moldova non è dettata solamente dalla sua posizione periferica tra il mondo neolatino e quello slavo ma anche dalla sua continua necessità di rivendicare e di difendere la propria identità linguistica e culturale.

 

Nel tuo studio individui alcuni filoni principali della letteratura romena in Moldova: potresti riassumerceli?
Quando ci riferiamo alla letteratura di un Paese con una situazione geopolitica molto particolare, come la Repubblica Moldova, è poco rilevante soffermarsi sui filoni diacronici (correnti o movimenti letterari che si sono succeduti nei diversi periodi). Risulta più interessante e concludente esaminare le caratteristiche sincroniche, intrinseche al modo di concepire l’universo immaginario. Sotto questa prospettiva, un lettore attento non può sottovalutare i seguenti aspetti: un pronunciato lirismo, fortemente presente anche nelle opere narrative e drammatiche, e una continua ricerca della propria identità, che si manifesta sia a livello tematico, che a quello di espressione artistica.

 

Puoi indicarci tre testi della letteratura della Moldova che secondo te sono fondamentali e spiegarci anche il perché di questa scelta?
Una scelta difficile, anche perché si tratta comunque di una letteratura che si è manifestata durante diversi decenni e offre anche oggi un fenomeno artistico interessante per la sua ricerca di originalità. Tenendo in considerazione il fatto che questa intervista è destinata soprattutto a un lettore italiano, consiglierei, prima di avventurarsi nella scoperta di questa particolare letteratura di confine, di leggere le poesie dell’ultimo romantico europeo e maggior poeta romeno, Mihai Eminescu. Sarebbe difficile, se non addirittura impossibile, comprendere gli scrittori moldavi senza conoscere la poetica di Eminescu, che rappresenta la colonna vertebrale di un’identità che si cerca incessantemente di recuperare.

Consiglierei, in seguito, la lettura della poesia di Grigore Vieru, l’autore che rappresenta maggiormente la condizione della letteratura moldava durante le limitazioni imposte dal regime sovietico.

E, finalmente, per capire le dinamiche storiche che hanno condizionato l’esistenza e le scelte di questa letteratura, sarebbe il caso di leggere il romanzo di Nicolae Dabija, Compito per domani, la narrazione del destino di un popolo alla ricerca di sé stesso.

Una volta compiuto questo viaggio nell’immaginario moldavo, si potrebbe assaggiare la poetica del gioco e dell’ironia che si sta concretizzando a cominciare dagli anni ‘90 attraverso alcuni testi interessanti e, a volte, anche sorprendenti, del postmodernismo.

La mappa della Moldova sullo sfondo proviene da Vemaps.com

La letteratura romena nella Repubblica Moldova

Percorso tematico

di Olga Irimciuc

editore: Graphe.it

pagine: 114

Un utile strumento per suscitare interesse e conoscere meglio una valida espressione culturale di una minoranza.

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