«Il bacio della Sfinge» e «Lucifero» sono quadri di Franz von Stuck che figurano come copertine di due libri pubblicati dalla Graphe.it edizioni.
Il primo – in cui la Sfinge assume sembianze muliebri e, con le sue zampe da leone, afferra un uomo e lo bacia – illustra il libro «Grafologia e sessualità. Un’analisi psicologica, sociale e culturale del comportamento sessuale» di Lidia Fogarolo. L’altro – un possente Lucifero che fissa i suoi occhi in quelli di chi lo guarda – è la cover di «Storie di serial killer. Nella mente degli assassini seriali attraverso l’analisi della scrittura» sempre della dottoressa Fogarolo.
La scelta è caduta su queste opere di von Stuck per la particolare forza evocativa che da esse scaturisce.
Chi è Franz von Stuck?
Franz von Stuck, pittore tedesco nato a Tettenweis (in Bassa Baviera) il 23 febbraio 1863 e morto a Monaco di Baviera il 30 agosto 1928, si formò presso la Scuola di arti decorative di Monaco, passando per il Politecnico, per finire con l’Accademia che, tra l’altro, lo vide insegnante a partire dal 1895.
Nel 1892 fu uno dei promotori della secessione di Monaco, vale a dire di quel movimento che proponeva l’abbandono delle accademie a favore della formazione di gruppi artistici finalizzati al rinnovamento del gusto. Tale movimento, con altri simili, è stato un antesignano dell’Art Nouveau.
Influenzato da Arnold Böcklin e da Hans Thoma, realizzò, con accenti simbolisti, diversi ritratti, nudi dalla forte carica erotica e composizioni allegoriche di ispirazione mitologica, come testimonia, appunto, la Sfinge.
Franz von Stuck non fu solo pittore, ma anche capace illustratore e caricaturista, nonché scultore e architetto: nel 1898 progettò, in stile neoclassico, la sua residenza, la stessa che oggi, a Monaco, ospita il museo a lui dedicato.
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