Pubblicato postumo nel 2015 da Aragno con il titolo Catatonia notturna, il manoscritto di quest’opera si può far risalire al 1965. Siamo nel pieno della neoavanguardia del Gruppo 63, del quale Giorgio Manganelli fu membro attivo, anche se la sua produzione letteraria e giornalistica difficilmente si può inquadrare sotto un’unica etichetta. Caratteristica che vale anche per Notte tenebricosa: in queste pagine l’autore costruisce e descrive – nei toni del trattato filosofico – un universo mitico, teologico e a tratti psicoanalitico intorno al concetto della notte. Così essa diventa la pentola nella quale i viventi sono cucinati, o la femmina delirante di storie archetipiche, e ancora la figura mitologica nel cui manto oscuro si celano innumerevoli altre (demoni, angeli, simboli) tramite le quali si potrebbe interpretare il destino, terreno e ultraterreno, dell’umanità. Un’immersione preziosa nel linguaggio peculiare e nelle radici tematiche tipiche di uno scrittore che merita di essere riscoperto e studiato.
Questa nuova edizione, meticolosamente curata, si arricchisce dell’intervista (a cura di Emiliano Tognetti) a Lietta Manganelli, figlia dell’autore e depositaria – oltre che del corpus di libri e materiali – di uno sguardo unico e fondamentale sul padre, come uomo prima che come penna.
Giorgio Manganelli (Milano, 15 novembre 1922-Roma, 28 maggio 1990), laureato in Scienze politiche a Pavia, insegnò alle scuole superiori e in seguito, trasferitosi a Roma nel 1953, fu assistente di Letteratura inglese alla Sapienza. Collaborò con la RAI, fu consulente editoriale per Mondadori, Einaudi, Adelphi, Garzanti e Feltrinelli, scrisse per diversi importanti quotidiani e periodici (tra cui Il corriere della sera, L’Espresso, Il Mondo), fu traduttore e partecipò agli incontri del Gruppo 63. È considerato uno dei teorici di punta della neoavanguardia.
Numerose le sue pubblicazioni (tra cui ricordiamo Hilarotragoedia, La letteratura come menzogna, Centuria, Dall'inferno) che si caratterizzano per l’uso di un linguaggio vibrante e una visione anticonformistica.
Approfondimenti
Foto | Il ritratto di Giorgio Manganelli è di Giacomo Putzu a partire da una foto di Mimmo Frassineti.
Alessandro Zaccuri (La Spezia, 1963), vive a Milano, dove lavora come responsabile stampa dell'Università Cattolica. Ha pubblicato diversi romanzi oltre a saggi sul cinema, sull’immaginario cristiano e su quello moderno.
Con il romanzo Il signor figlio (Mondadori, 2007) è stato tra i finalisti del premio Campiello. Nel 2017 con il romanzo Lo spregio (Marsilio, 2016) ha vinto il Premio Comisso e il Premio Mondello Giovani. I suoi libri più recenti sono Nel nome (NNE, 2019) e La quercia di Bruegel (Aboca, 2021).
Lietta Manganelli (San Secondo Parmense, 1947), figlia unica di Giorgio Manganelli, è da sempre impegnata nel campo della letteratura, della scrittura e delle tematiche sociali. Ha creato il Centro Studi Manganelli, e tramite il recupero di testi dimenticati e inediti, porta avanti la missione di far conoscere l'opera del padre all'interno del panorama culturale italiano.
Foto | Massimo Susini
Emiliano Tognetti (1984) è nato a Pontedera, in Toscana. È giornalista, psicologo, psicoterapeuta e progettista sociale. Attualmente collabora professionalmente con Enti del Terzo Settore e con varie riviste locali o nazionali. Ha la passione per le interviste che pubblica sul magazine online 7Gifts.org dell’associazione Mamre, di cui fa parte assieme ad alcuni amici. Trovi i suoi contatti nella sezione Redazione del sito 7Gifts.org.
Foto | Mihaela Oana Marcu
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