Aurelian Silvestru – classe 1949 – è uno degli scrittori più letti della Repubblica Moldava; plurilaureato, è anche educatore, psicologo e giornalista, nonché fondatore e direttore del Liceo della Creatività e delle Invenzioni "Prometeu-Protalent" di Chișinău.
La sua grande umanità e la notevole attività letteraria per la quale ha ricevuto importanti premi, riconoscimenti e onorificenze, ne fanno un grande esempio e siamo onorati di conoscerlo meglio attraverso le sue stesse parole, in questa intervista che gentilmente ci ha concesso.
Intervista ad Aurelian Silvestru, autore di Attore anonimo
Dottor Silvestru, nelle sue pubblicazioni lei affronta vari temi, tra cui la storia, la spiritualità e la morale. I libri rappresentano un prezioso e antico strumento per aprire le menti, regalare una maggiore capacità di giudizio e consapevolezza di sé, e i suoi contengono profondi spunti di riflessione, frasi che diventano aforismi, passaggi che lasciano il segno. C'è un messaggio che più le sta a cuore, quando scrive, e che vorrebbe arrivasse ai lettori più di ogni altro?
Il mondo è imperfetto. Conta tantissimo, però, come lo trovi quando nasci e come lo lasci quando te ne vai. Il nostro dovere civico ci impone di farlo diventare più bello e migliore, ma il cambiamento deve iniziare da noi stessi. Nella vita, come anche nell’arte, non ci si deve accontentare con la vittoria di oggi. Dobbiamo lottare contro l’ingiustizia e la menzogna… E soprattutto: non dobbiamo mai fermarci, indietreggiare. Per fare questo, però, non basta avere talento e ispirazione, ma serve, prima di tutto, tanto lavoro e carattere. Ti fa diventare famoso non il talento, ma il lavoro sostenuto dal talento. Questo è il messaggio che voglio promuovere attraverso i miei libri. Dire ai lettori che l’essere umano ha bisogno di due cose per essere felice: di amore e di vocazione, ma entrambe devono essere vere! Ricordo, inoltre, ai miei lettori che il talento non va in vacanza, che la vittoria si trova oltre all’impossibile e che l’unica battaglia che può renderti glorioso è la lotta contro i tuoi difetti.
Dopo la laurea, per un anno ha insegnato psicologia infantile presso la stessa istituzione, in seguito ha pubblicato libri per bambini, ed è inoltre autore di un libro di canzoni sempre per bambini. Che cosa la spinge verso il mondo dell'infanzia e come ritiene si possano aiutare i giovanissimi a credere nel futuro desiderando e favorendo un mondo migliore?
Tutte le età sono belle, ma non tutte sono ugualmente ricettive alle lezioni che ci offre la vita. L’infanzia rappresenta il terreno più fertile da questo punto di vista. Trascurare i tesori nascosti nei bambini e non cercare di valorizzarli significa trascurare il futuro del proprio Paese.
Con l’aiuto di un libro, si può accendere un falò o un’anima. L’autore tiene il fiammifero nella propria mano. Avendo la consapevolezza di questa verità, ho scritto diversi racconti e saggi sulla vita delle personalità illustri e sono riuscito, in questo modo, ad accendere le anime dei giovani e degli adolescenti con esempi presi dalle biografie di persone che possono (perché lo meritano) essere considerate modelli degni da seguire.
Il bambino somiglia a un giardino: per poter vederlo fiorire, devi coltivarlo. Altrimenti, è invaso dalle erbacce e si rovina.
Lei è il fondatore della Scuola Superiore di Creatività e Invenzioni "Prometheu", la prima scuola superiore privata in Moldavia. Ce ne vuole parlare?
Durante l’Impero Sovietico, l’istruzione era ideologizzata fino all’esagerazione. Si faceva di tutto per tenere il bambino (e implicitamente l’adulto) nei limiti dell’ideologia comunista. Dove, però, non esiste libertà, non esiste neanche il progresso. La caduta dell’impero ha risvegliato la coscienza collettiva. I popoli, sottomessi fino ad allora, hanno voluto conoscere la loro vera storia, ritornare alle tradizioni, alle radici, riscoprire la propria cultura. La scuola rappresentava l’ambiente dove si potevano fare i cambiamenti più rapidi e radicali, ma il conservatorismo frenava il cambiamento. Per questo motivo mi sono rivolto all’insegnamento privato, basato sulla libertà e sulla democrazia. Il liceo “Prometeu” è stata la prima istituzione privata nella Repubblica Moldova, registrata ufficialmente il giorno successivo alla dichiarazione dell’indipendenza della repubblica (27 agosto 1991).
Il mio scopo era di creare un Liceo di Creatività e Invenzioni, costruito sul seguente principio: salute, cultura e intelligenza, unite dal talento in una personalità armoniosa, capace di affermarsi, in modo creativo, sia nel proprio Paese, che all’estero.
La presenza, ormai da decenni, del Liceo “Prometeu” nella classifica dei più prestigiosi e moderni istituti scolastici della Repubblica Moldova dimostra che si può realizzare ogni sogno, lavorando costantemente per questo.
Nel suo romanzo Attore anonimo (edito in Italia da Graphe.it) Tudor, uno dei protagonisti, è un uomo profondo, introspettivo, che trova nella scrittura una valvola di scarico: lei che ha ricevuto premi e menzioni a livello internazionale ma anche nazionale tra i quali, ricordiamolo, l’Ordine della Repubblica, la più importante onorificenza della Repubblica Moldava, cosa cerca o trova nella scrittura? Qual è il suo intimo rapporto con le pagine da riempire di parole?
Il desiderio di scrivere è sterile quando nasce prima della necessità di leggere. Il pericolo più grande per uno scrittore è di scrivere più di quanto riesce a leggere. Perché insisto su questo pensiero? Perché diventa sempre più difficile comunicare qualcosa di nuovo nella letteratura, qualcosa che non è stato ancora detto prima di te. È ingenuo credere che si possa creare un’opera di valore senza possedere una vasta cultura. La cultura, però, si ottiene, soprattutto, attraverso la lettura.
Molte persone credono che il successo di uno scrittore dipenda solamente dall’ispirazione. In realtà, la scrittura presuppone tanto lavoro. L’ispirazione è solamente uno stato, una predisposizione per creare un’opera. Senza fatica, l’ispirazione non serve a nulla. Nella letteratura (sostiene Jules Renard) sopravvivono solamente gli scrittori che non si vergognano di lavorare come dei muli. I geni sono i muli più resistenti, che lavorano 18 ore al giorno senza sosta.
Certamente, oltre al lavoro, ci vuole anche tanta fiducia in sé. Quando scrivi, infatti, inizi un dialogo con il tuo Io, lo cerchi, lo scopri, lo valorizzi. Scrivere significa cercare sé stessi, è come se tu ti isolassi in un deserto e cominciassi a scavare a mani nude, sperando di trovare l’acqua per sopravvivere.
Se hai vocazione, col passare del tempo la scrittura diventa la tua vita. Succede spesso di sentirmi leggero dopo aver finito un libro, come se mi fossi liberato di un grande peso che portavo nella mia anima e il quale mi impediva di vivere. Un nuovo libro mi dà il diritto a una nuova vita. Scrivere significa vivere!
Sempre in Attore anonimo, altro personaggio significativo è Nerone! Un Nerone che secoli dopo la sua esistenza, è in grado di aiutare proprio Tudor a conoscere meglio se stesso. L'Imperatore romano, nel suo romanzo è una figura importante e importanti sono le sue passioni artistiche. Siamo molto curiosi ed è proprio con una curiosità che concludiamo: perché Nerone?
Viviamo in un mondo complesso, dove esiste tanta luce ma c’è anche tanta oscurità. Non possiamo salvarci dal buio, se non riusciamo a comprenderlo e ad annientarlo. Nonostante secoli di storia, l’essere umano non è cambiato, prova gli stessi sentimenti. L’egoismo e l’odio sono ugualmente vivi nei nostri tempi, come erano anche nei tempi di Nerone. Comunque, il mio interesse per Nerone non è legato solamente al suo ruolo di dittatore. Si tratta di un personaggio contraddittorio, pieno di mistero. Ad esempio, è difficile capire perché il popolo, durante un intero secolo dalla sua morte, continuava a portare dei fiori sulla tomba di Nerone. Sono stato incuriosito, inoltre, dalla sua strana tendenza di eliminare tutte le persone che lo conoscevano da vicino: a cominciare da sua madre e fino alle sue due mogli.
Nel romanzo, troverete diverse domande aperte, che lasciano al lettore la possibilità di trovare la risposta più adatta. Secondo me, un romanzo valido continua a essere scritto anche dopo la sua pubblicazione. Dovrebbe essere veramente felice lo scrittore che trova tantissimi lettori-coautori!
Non possiamo che ringraziarla per questa bellissima intervista e per tutto ciò che lei fa e ha fatto, dimostrando non solo di essere un grande scrittore ma anche e soprattutto di possedere significative doti di umanità e attenzione verso gli altri, cose queste che in ogni tempo e paese dovrebbero rappresentare sempre il fondamento del vivere.
Vi ringrazio anch’io con tutto il cuore per questa sorprendente e onorabile occasione di offrire al lettore italiano almeno una piccola parte della mia anima.
[traduzione di Olga Irimciuc]
Foto | Marketing şi Comunicare Socioculturală - Biblioteca Naţională
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