Incontrare Elio Trenta nella sua terra attraverso le parole di Luigi Diberti in un’ora dalla luce di un autunno ancora timido, ha suscitato emozioni intense sia per la singolarità del percorso del giovane pievese, sia per l’entusiasmo che emerge dai racconti di Gigi Diberti.
La genialità di Elio Trenta ci interroga ancora oggi: quanto di sconosciuto e di potenzialmente grande nasconde la provincia italiana?
Elio Trenta ebbe un’intuizione stravagante per la sua epoca: egli, infatti, ideò, in grande anticipo rispetto alle richieste del mercato e alla fantasia degli industriali, il cambio automatico.
Sarebbe legittimo chiedersi che relazione possa esistere fra una tale scoperta tecnica e un testo teatrale. Ma il teatro è, fra le altre cose, storia, narrazione e meraviglia tutti aspetti che si colgono tanto nel libri sul ragazzo pievese, quanto nell’adattamento teatrale curato e interpretato da Luigi Diberti. E poi, poi c’è la grazia della campagna umbra che incontra quella Toscana.
Natale Fioretto
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