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Carmel Cassar racconta Jehan de Vallete, eroe di Malta

Carmel Cassar racconta Jehan de Vallete, eroe di Malta Carmel Cassar racconta Jehan de Vallete, eroe di Malta
Carmel Cassar racconta Jehan de Vallete, eroe di Malta

Storico tra i più autorevoli di Malta, Carmel Cassar firma un saggio dedicato a Jehan de Vallete, figura chiave nella storia del Mediterraneo. Con rigore accademico e passione divulgativa, l’autore ricostruisce le vicende del Gran Maestro dell’Ordine di San Giovanni che, nel 1565, guidò la resistenza contro l’assedio ottomano e pose le basi per la nascita di La Valletta. In questa intervista, Cassar ci accompagna dietro le quinte del suo lavoro – pubblicato nella nostra collana I condottieri, diretta da Gaetano Passarelli –, offrendoci uno sguardo lucido e affascinante su un protagonista della storia europea.

Un eroe tra storia e memoria: Jehan de Vallete visto da Carmel Cassar

Qual è l'importanza storica di Jehan de Vallete per Malta e per l'Europa?
Jehan de Vallete è una figura storica di primaria importanza per Malta e per l'Europa per alcuni motivi principali.
De Vallete è noto soprattutto per aver guidato l'Ordine di San Giovanni durante il Grande Assedio di Malta del 1565. La resistenza eroica dell'isola contro la massiccia invasione ottomana fu un evento cruciale che bloccò l'espansione ottomana nel Mediterraneo centrale.
Dopo la vittoria, de Vallete avviò la costruzione di una nuova città fortificata, La Valletta, che divenne il centro amministrativo e militare dell'Ordine. La città fu progettata con avanzate fortificazioni per proteggere Malta da futuri attacchi.
Inoltre la sua leadership consolidò Malta come avamposto strategico della cristianità nel Mediterraneo, influenzando le politiche di Filippo II di Spagna e del Papato. Si può dire che l'assedio del 1565 rafforzò l'alleanza tra le potenze cattoliche europee contro l'Impero Ottomano.
Infine la sua figura è divenuta leggendaria, simbolo della resistenza cristiana contro l'espansionismo islamico. Ancora oggi è ricordato come un eroe nazionale maltese e una figura centrale nella storia del Mediterraneo.

Può raccontarci di più sull'assedio di Malta del 1565 e sul ruolo di de Vallete in quel contesto?
L'assedio di Malta del 1565 è stato uno degli eventi più drammatici e significativi del XVI secolo nel Mediterraneo.
Fin dal 1560, il Gran Maestro Jehan de Vallete si era reso conto che un'invasione ottomana era imminente e iniziò a fortificare Malta. Inoltre, organizzò il trasferimento di civili non combattenti in Sicilia e richiese rinforzi alle potenze cristiane.
La flotta ottomana, composta da circa 190 navi e 30.000 uomini apparve all’orizzonte il 18 maggio 1565.
Il 24 maggio, gli Ottomani iniziarono l’assedio con un massiccio bombardamento di Forte Sant’Elmo.
Dopo la caduta di Sant’Elmo, gli Ottomani concentrarono gli attacchi su Birgu e Senglea. De Vallete, nonostante fosse in età avanzata, combatté in prima linea con i suoi uomini, organizzando la resistenza e respingendo numerosi assalti. Il 7 agosto guidò personalmente i cavalieri nella difesa della Posta di Castiglia a Birgu.
Il 7 settembre arrivò finalmente il "Gran Soccorso", una flotta cristiana guidata da Don Garcia de Toledo e gli Ottomani iniziarono a ritirarsi. Il 13 settembre la loro flotta lasciò definitivamente Malta.
Dopo la vittoria, Jehan de Vallete decise di costruire una nuova città fortificata per garantire la sicurezza dell'isola. Nacque così La Valletta, oggi capitale di Malta.
L'assedio di Malta del 1565 segnò un punto di svolta nella lotta tra l’Impero Ottomano e le potenze cristiane, dimostrando che l’espansione ottomana nel Mediterraneo poteva essere fermata con determinazione e strategia.

Che tipo di leader era Jehan de Vallete? Ci sono episodi della sua vita che lo descrivono particolarmente bene?
Jehan de Vallete fu un leader straordinario, noto per la sua determinazione, la sua disciplina e la sua visione strategica. Ecco alcuni episodi della sua vita che illustrano il suo carattere e il suo stile di leadership.
Il de Vallete entrò nell’Ordine di San Giovanni a 20 anni e combatté nell’assedio di Rodi del 1522, dove si distinse per il coraggio. Nel 1541, durante una battaglia navale contro i corsari barbareschi, fu catturato e ridotto in schiavitù a bordo di una galea ottomana per oltre un anno. Fu liberato e nel 1554 divenne Capitano Generale delle galee dell’Ordine. Tre anni dopo fu eletto Gran Maestro, assumendo il comando dell’Ordine in un periodo di grande tensione con l’Impero Ottomano.
Durante l’assedio di Malta del 1565, de Vallete mostrò una leadership incrollabile.
Dopo la vittoria sull’Impero Ottomano, de Vallete decise di costruire una nuova città fortificata per rafforzare la sicurezza di Malta. Questa città, La Valletta, prese il suo nome e divenne un simbolo della resistenza cristiana nel Mediterraneo.
Era noto per la sua disciplina severa, ma anche perché capace di ispirare i suoi uomini pure nei momenti più critici.

Quanto è stato difficile ricostruire la storia di Jehan de Vallete? Ci sono state fonti particolarmente preziose o sorprendenti?
Ricostruire la storia di Jehan de Vallete è stato un compito complesso, che ha richiesto l'analisi di numerose fonti storiche, spesso frammentarie o parziali. 
Molte delle informazioni su de Vallete provengono da cronisti dell'epoca, in particolare Giacomo Bosio, che scrisse un'importante storia dell'Ordine di San Giovanni. Tuttavia, i resoconti di Bosio e di altri autori spesso esaltano le gesta del Gran Maestro, rendendo difficile distinguere i fatti storici dall'agiografia.
Un'importante fonte primaria è la corrispondenza tra de Vallete e Filippo II di Spagna, e il Viceré di Sicilia, che dimostra il ruolo politico e diplomatico del Gran Maestro e la sua costante richiesta di supporto militare per Malta.
La memoria leggendaria del Gran Maestro ha portato a interpretazioni a volte esagerate delle sue imprese, come la narrazione quasi mitica del suo comportamento durante l’assedio di Malta del 1565.
In sintesi, la ricostruzione della vita di Jehan de Vallete ha richiesto il confronto tra cronache dell'epoca, documenti ufficiali, e studi moderni. L’equilibrio tra celebrazione eroica e realtà storica rimane una sfida per gli storici.

Quali sono le caratteristiche architettoniche e strategiche che rendono La Valletta unica?
La Valletta è una delle città fortificate più impressionanti d'Europa, progettata con caratteristiche architettoniche e strategiche uniche:
1. La posizione strategica sulla penisola di Sciberras garantisce un controllo strategico sul traffico marittimo nel Mediterraneo. Inoltre la sua posizione elevata la rendeva facilmente difendibile dagli attacchi via mare e via terra.
2. Le mura possenti costruite con pietra calcarea locale, alte e spesse, erano progettate per resistere all’artiglieria ottomana. I bastioni ideati dall'ingegnere Francesco Laparelli, permettevano di respingere gli assalti e creare angoli di fuoco incrociato. Mentre il Forte Sant’Elmo, rafforzato dopo il Grande assedio del 1565, diventò una chiave di volta della difesa.
Anche la pianificazione urbanisitica è innovativa. La Valletta fu una delle prime città europee progettate con un sistema stradale a griglia, facilitando la circolazione e la ventilazione.
La città serviva come convento dell’Ordine di San Giovanni ed era il cuore amministrativo e religioso dell’isola di Malta. Aveva magazzini e cisterne sotterranee che assicuravano riserve di cibo e acqua in caso d’assedio. C’era anche la Sacra Infermeria che fu una delle strutture mediche più avanzate del tempo.
Nel 1980, La Valletta è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, riconoscendo la sua importanza storica e architettonica.

Qual è l'eredità culturale di Jehan de Vallete nella Malta contemporanea?
L'eredità culturale di Jehan de Vallete nella Malta contemporanea è profonda e ancora molto presente nella memoria collettiva dell’isola.
La città che porta il suo nome, La Valletta, è il più grande tributo al Gran Maestro e rimane il fulcro culturale, politico ed economico di Malta. Le sue fortificazioni, la chiesa conventuale dell’Ordine, dedicata a San Giovanni, oggi concattedrale e altri edifice sono testimonianze tangibili della sua visione strategica e architettonica.
Il nome del Gran Maestro de Vallete è ancora oggi sinonimo di eroismo e resistenza nella cultura maltese.
La resistenza guidata da de Vallete è stata interpretata come simbolo dell'identità europea e cristiana di Malta, soprattutto durante il periodo coloniale britannico.

Come la figura di de Vallete è percepita oggi dai maltesi? Ci sono eventi o celebrazioni che commemorano la sua vita e le sue imprese?
Oggi Jehan de Vallete è una figura leggendaria per i maltesi, celebrato come un eroe nazionale e un simbolo dell’identità storica dell’isola.
Il suo ruolo nella difesa di Malta e nella fondazione di La Valletta è visto come uno dei momenti chiave della storia maltese. Per molti, incarna il coraggio e la resilienza del popolo maltese.
Alcuni storici moderni hanno analizzato il suo governo con occhio critico, mettendo in evidenza il suo stile di leadership autoritario e il rigore imposto durante il suo mandato. Nonostante ciò, il suo nome è sinonimo di difesa e strategia militare, con la sua immagine spesso associata alla protezione dell’Europa dall’espansione ottomana.
Il giorno della vittoria (8 settembre) viene celebrato ogni anno, commemora la fine dell’assedio del 1565 e la vittoria sugli Ottomani. Più recentemente in una delle principali piazze di La Valletta che porta il suo nome è stato eretto un monumento di bronzo in sua memoria.

 

Jehan de Vallete

L’eroe dell’assedio di Malta e il fondatore de La Valletta

di Carmel Cassar

editore: Graphe.it

pagine: 152

Jehan de Vallete: il condottiero che, con coraggio e lungimiranza, ha difeso Malta dall'invasione ottomana e ha dato vita a una nuova città, simbolo di forza e resistenza.

Commenti dei lettori

  1. massimo palladino scrive: il: 15 apr 2025, alle: 11 : 58 : 24
    La vita di Jehan Vallete mi pare, se non erro, quella di un probabile adepto alla Massoneria di cui si possono scorgere tratti simbolici interessanti queli il coraggio, l'altruismo ed altre caratteristiche psicologiche che ne fanno un vero uomo, un vero combattente che seppe combattere il potere turco che, quella volta, infestava il Mediterraneo. Chissà se in un giorno poco distante, io e mia moglie non possiamo venire a Malta e/o Gozo a vivere, con una guida personale dedicata in italiano. Esisrono premi di poesia a Malta, per poesie in italiano? Grazie e a risentirci, vostro Massimo Palladino

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