Eccomi ad affrontare, dopo L’amante di se stessa. Vita di Madame Rimsky-Korsakov, una nuova avventura editoriale. Sempre una biografia, sempre al femminile, ma… questa volta non mi occupo di una donna.
Il mio nuovo libro è dedicato a una barboncina di nome Peg, vissuta in provincia di Brescia negli anni Cinquanta del XX secolo.
Una creatura singolare, in grado di fare ciò che un cane non fa: manifestare un’intelligenza e un comportamento umano, volontà e pensiero autonomo inclusi, per non parlare della capacità di comunicare. Di lei si sono occupati intellettuali, giornalisti, veterinari, medici.
«Peg – scrisse una firma di punta del Corriere della Sera – è in comunicazione da una parte col mondo umano e dall’altra con quello animale. Prima di ridere, pensateci due volte».
Non ho riso ed eccomi a voi con Lady Peg. Vita di una cagnolina prodigio.
Ogni libro rappresenta una sfida. Lo dico con un po’ di malinconia nei confronti di Madame Rimsky-Korsakov, che mi ha accompagnato negli ultimi quattro anni, tra ricerca, scrittura e pubblicazione. Mi sono anche chiesto com’è stato il passaggio dalla narrazione della sua vita a quella di una cagnolina. Ammetto di non essermi dato un’autentica risposta. Da un punto di vista della metodologia di ricerca, nessuna differenza: la ricerca è ricerca, documentale, testimoniale, iconografica.
Da un punto di vista umano, beh, mi sono trovato a gestire una differente forma di amore: ieri per un’affascinante donna russa, oggi per una creatura a quattro zampe che, credetemi, mi ha fatto scendere dal mio piedistallo umano, così da ascoltare meglio e con la mente aperta i misteri che talvolta la Natura ci sussurra.
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