Dimmi un po': tu guidi un'auto con il cambio automatico? Dici che è un'americanata? Ne sei proprio sicuro?
Forse non sai che il primo cambio automatico è stato inventato da un ragazzo italiano, negli anni Trenta del secolo scorso, a un tiro di schioppo dalla sede in cui si trova la Graphe.it edizioni.
L’incredibile storia di Elio Trenta
E.T. L'incredibile storia di Elio Trenta è un testo di don Gianmario Pagano da un'idea di Luigi Diberti che racconta la vicenda di Elio Trenta. Si tratta di uno scritto che nasce come monologo teatrale per la regia di Francesco Frangipane. E ora è anche un libro, con prefazione di Marco Tullio Giordana e una nota tecnica di Piercarlo Concone.
Chi è stato Elio Trenta?
È un ragazzo di Città della Pieve, in provincia di Perugia. Si tratta del luogo in cui è nato Pietro Vannucci, più noto come il Perugino. E qui, nel 1913, nasce anche Elio Trenta.
Fin da piccolo Elio è affascinato da motori, ingranaggi e meccanismi. In questa sua passione era aiutato anche dal fatto che il padre era meccanico. A un certo punto, il genio: perché non inventare qualcosa che permetta di guidare senza ogni volta dover intervenire manualmente sulla leva del cambio? Ci pensa e ci ripensa e crea, così, il rapportatore di velocità, che riesce a concretizzare anche grazie all'incontro con un'altra eccellenza della storia di Città della Pieve, quell'ingegner Achille Piazzai che aveva progettato il mitico transatlantico Rex, immortalato anche da Fellini nel suo Amarcord.
Il progetto di Elio Trenta viene brevettato e lui lo presenta anche alla FIAT, ma la logica del mercato si scontra con quella dell'inventore e il suo progetto viene scartato. L'invenzione è del 1932 e purtroppo nel 1934 il giovane Elio muore. E la sua idea cade nel dimenticatoio…
Ora grazie al lavoro di Luigi Diberti e Gianmario Pagano la storia del giovane Elio Trenta è stata tolta dall'oblio e siamo orgogliosi di contribuire a far conoscere questa punta di diamante della nostra storia.
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