Asparagi alla milanese, alla parmigiana, alla piemontese, allo sherry, risotto con gli asparagi, torta di asparagi e cipollotti, frittata con asparagi… e le ricette con questa pianta erbacea perenne non finiscono certo qui.
E se gli asparagi fossero anche il punto di inizio di una storia?
Il cercatore di asparagi
Il cercatore di asparagi è un racconto per bambini (di 8-9 anni) scritto da Alessandro Petruccelli e illustrato da Emiliano Billai.
Secondo il grande critico letterario Giuliano Manacorda “Petruccelli è forse da noi il più genuino descrittore della fine della civiltà contadina” e anche in questo racconto l'autore mostra una sensibilità fuori dal comune per raccontare una storia semplice che però ha molto da insegnare.
Siamo subito dopo la seconda guerra mondiale e un bambino, Damiano, vuole fare un regalo alla propria maestra: sono tempi difficili e nelle campagne del Lazio sud, dove la storia è ambientata, non c'è molto. Così Damiano decide di andare alla ricerca di asparagi per regalarne un mazzetto alla maestra. Si avvia nel bosco e cerca di qua, cerca di là vede un asparago bello grosso. Fa per raccoglierlo quando nota che dietro, tra le foglie, c'è un teschio umano. Una scoperta agghiacciante per ognuno di noi, figurarsi per un bambino. Però da questo fatto macabro si innescano una serie di situazioni che faranno crescere Damiano, lo porteranno a emigrare e a poi tornare in Italia, nella sua terra, per una nuova vita.
Una storia d'altri tempi, si dirà. Certo, ma non solo. È evidente che oggi viviamo in una situazione quasi post-bellica e i bambini potrebbero avere qualche difficoltà dinanzi all'enormità della pandemia (ce li abbiamo noi adulti, figuriamoci loro!).
«Mi piace il modo allegro con cui affronti i contrasti della vita», dice a un certo punto Damiano rivolgendosi a una ragazza. Ecco, questa potrebbe essere una chiave di lettura per questa bella storia.
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