La rilettura di uno dei capolavori del teatro eduardiano ha dato l’occasione per delle considerazioni sulle tecniche messe in campo dal traduttore per trasferire senza troppi sconvolgimenti e “tradimenti” un testo da un ambito culturale a un altro.
Il presepe come luogo della ricomposizione del mal di vivere dell’uomo contemporaneo nello svolgersi degli eventi crolla, risorge per poi dilatarsi in una dimensione cosmica.
Dal Vesuvio alla steppa testimonia, tra l’altro, il profondo apprezzamento che da sempre il pubblico russo ha tributato al teatro italiano, sia esso in lingua che in dialetto.
Biografia dell'autore
Natale Fioretto

Natale Fioretto è docente di lingua italiane traduzione dal russo all'Università per Stranieri di Perugia. Si occupa da anni di metodologia dell'insamento della lingua italiana come L2. È appassionato di Valdo di Lione e Francesco d'Assisi.