Una raccolta in tre tempi, dispari come un anno cui manchi l’estate. Potrebbe già bastare questo a descrivere la poesia di Giorgio Podestà, intrisa di un senso di perdita, di un «non più» carico in qualche modo d’ingiustizia. In essa, immagini naturali ricorrenti (l’albero, il cielo, gli uccelli, la luce, l’acqua) vengono tagliate longitudinalmente all’improvviso – in un verso, due al massimo – dall’elemento umano, emotivo, vivo, che ne rende a quel punto evidente il valore di scenario metaforico e al contempo acuisce la sensazione di freddezza, immobilità che se ne riceve. Nel cui nucleo sembra nascondersi il desiderio di decodificare fino in fondo un messaggio, una verità che pare fatta di terra, di sassi, più che di parole.
Biografia dell'autore
Giorgio Podestà

Giorgio Podestà, nato in Emilia, si occupa di moda, traduzioni e interpretariato. Dopo la laurea in Lettere Moderne e un diploma presso un istituto di moda e design, ha intrapreso la carriera di fashion blogger, interprete simultaneo e traduttore (tra gli scrittori tradotti in lingua inglese anche il Premio Strega Ferdinando Camon). Appassionato di letteratura italiana, inglese e americana del secolo scorso, ha sempre scritto poesie, annotandole su quadernini che conserva gelosamente.