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E fu il giorno in cui abbaiarono rose al tuo sguardo

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«Poesia non è andare a capo ogni tanto. Poesia è avere nostalgia delle parole, del loro significato per creare il pieno dal vuoto». (dalla prefazione di Luisa Sparavier)

Descrizione

Una raccolta in tre tempi, dispari come un anno cui manchi l’estate. Potrebbe già bastare questo a descrivere la poesia di Giorgio Podestà, intrisa di un senso di perdita, di un «non più» carico in qualche modo d’ingiustizia. In essa, immagini naturali ricorrenti (l’albero, il cielo, gli uccelli, la luce, l’acqua) vengono tagliate longitudinalmente all’improvviso – in un verso, due al massimo – dall’elemento umano, emotivo, vivo, che ne rende a quel punto evidente il valore di scenario metaforico e al contempo acuisce la sensazione di freddezza, immobilità che se ne riceve. Nel cui nucleo sembra nascondersi il desiderio di decodificare fino in fondo un messaggio, una verità che pare fatta di terra, di sassi, più che di parole.

Giorgio Podestà

Giorgio Podestà, nato in Emilia, si occupa di moda, traduzioni e interpretariato. Dopo la laurea in Lettere Moderne e un diploma presso un istituto di moda e design, ha intrapreso la carriera di fashion blogger, interprete simultaneo e traduttore (tra gli scrittori tradotti in lingua inglese anche il Premio Strega Ferdinando Camon). Appassionato di letteratura italiana, inglese e americana del secolo scorso, ha sempre scritto poesie, annotandole su quadernini che conserva gelosamente.

Prefazione

Luisa Sparavier

Nata a Udine nel 1953, Luisa Sparavier dopo il liceo classico, si trasferisce Milano prima, e a Firenze poi, per proseguire gli studi. A Milano ci ritorna e rimane altri dodici anni lavorando come art director free lance e copy per diverse agenzie. In seguito, a Udine, inventa un’agenzia che è cresciuta fino a diventare un vero, strutturato, laboratorio di comunicazione.

Nel 2001 si sposta in Alto Adige e ci rimane caparbiamente fino a tutto il 2006. Dall’inizio del 2007 risiede e lavora a Trieste. Con il passare degli anni le è rinata dentro la voglia di esprimersi, senza timori di giudizi, attraverso quello che più le ingarbuglia l’anima.

Ha traslocato quindici volte. Ora pensa di fermarsi.

Scrive poesie, favole e racconti. Ha pubblicato per la casa editrice Il Menocchio: Passi, poesie (2008); Ritmi diversi, poesie, (2010) con opere di Desideria Guicciardini e, sempre con illustrazioni della stessa, i racconti brevi Ombre (2010). Le ore in testa, poesie (2017) con un’acquaforte da lei incisa.

21 mar 2022
, Online
21 marzo 2022 alle ore 12.00
17 giu 2021
Novotel, Torino, Corso Giulio Cesare 338/34
17 giugno 2021 alle ore 18.00
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E fu il giorno in cui abbaiarono rose al tuo sguardo
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