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Carlo I d'Angiò

Il sogno di un impero mediterraneo

Crociato, re, stratega: Carlo I d’Angiò fece di Napoli una capitale e cambiò il destino del Mediterraneo.
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Carlo I d'Angiò

Descrizione

Carlo I d'Angiò rappresenta una delle figure più affascinanti della storia medievale europea. Fratello di Luigi IX di Francia, questo straordinario condottiero trasformò radicalmente la geopolitica del Mediterraneo nel XIII secolo.

La nuova biografia di Sergio Ferdinandi ricostruisce l'epica ascesa di un uomo che, partito come ultimogenito della dinastia francese, divenne uno dei monarchi più potenti dell'Occidente medievale. Dalle vittorie decisive a Benevento contro Manfredi e a Tagliacozzo contro Corradino di Svevia, Carlo forgiò un regno che fece di Napoli la capitale mediterranea.

Il volume esplora il sogno imperiale che lo portò a conquistare corone prestigiose - da quella gerosolimitana a quella d'Albania - e a progettare la restaurazione dell'Impero latino di Costantinopoli. Un disegno grandioso che si infranse tragicamente con i Vespri siciliani, evento che cambiò per sempre i destini dell'Italia meridionale.

Ferdinandi, archeologo medievista e specialista di storia militare, offre una rilettura moderna di questa figura controversa, superando i pregiudizi storiografici ottocenteschi e restituendo a Carlo I d'Angiò il ruolo di protagonista assoluto della storia europea.

Sergio Ferdinandi

Sergio Ferdinandi (Sedan 1963), archeologo medievista, laureato in Archeologia cristiana e specializzato in Archeologia e topografia medievale presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Dirigente generale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali di vertice nel ruolo di Capo di Gabinetto, Direttore generale, Consigliere ministeriale e responsabile di Uffici legislativi e di staff, in particolare presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della difesa, il CNEL e il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Specialista di incastellamento e architettura militare tardo-antica e medievale è Vice-presidente dell’ISMEO-Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente e Presidente onorario della SAIC-Scuola Archeologica Italiana di Cartagine. Dirige in Armenia la Missione archeologica internazionale di Aruch e dell’Incastellamento della Via della Seta in epoca tardo-antica e medievale. Autore di numerose monografie e contributi scientifici, con Graphe.it edizioni ha pubblicato Goffredo di Buglione. Il cavaliere perfetto (2020).

Quarta di copertina

Ultimogenito di Luigi VIII di Francia e di Bianca di Castiglia, fratello minore di Luigi IX di Francia, Carlo I d’Angiò (1226-1285) venne investito delle contee di Angiò e del Maine, domini che si ampliarono esponenzialmente nel 1246 attraverso l’unione con Beatrice ereditiera della Contea di Provenza.

Dopo essersi distinto nelle crociate francesi del 1248-1250 e del 1270, Carlo assunse un crescente ruolo nelle vicende politiche del continente fino a essere scelto dalla Chiesa romana quale campione contro la detestata stirpe imperiale sveva. Le straordinarie vittorie riportate a Benevento su Manfredi nel 1266 e, due anni dopo, a Tagliacozzo su Corradino di Svevia, ne fecero uno dei più potenti monarchi dell’Occidente medievale.

Cinta la prestigiosa corona gerosolimitana, quella d’Albania, assicurati i domini franchi di Morea e di Atene, il progetto lungamente perseguito di conquistare i Balcani e l’Oriente bizantino, restaurando l’Impero latino di Costantinopoli, naufragò con i Vespri siciliani e l’inizio del conflitto con la corona d’Aragona che consegnò l’Italia a lunghi secoli di instabilità politica.

Nonostante i giudizi negativi soprattutto di una storiografia ottocentesca di matrice germanica e risorgimentale, e a dispetto della pure ingombrante personalità del fratello Luigi IX, canonizzato dalla Chiesa, Carlo fu indiscutibilmente uno dei maggiori protagonisti della storia politica e militare medievale, un monarca capace di sconvolgere e orientare la geopolitica mediterranea, nonché fondatore di una dinastia i cui epigoni influiranno anche sulle sorti dell’Europa centrale e balcanica, governando i regni di Ungheria e Polonia.

 

In occasione della ricorrenza dei 2500 anni dalla fondazione dell’antica Neapolis nel 475 a.C., la collana I Condottieri contribuisce alle iniziative commemorative celebrando la figura storica di Carlo I d’Angiò che, a partire dal 1266, conferì a Napoli il ruolo di grande capitale mediterranea.
 

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