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Papiroflessia

Di libri e letture

In piena luce, all’aria aperta, non temere: apri un libro

Descrizione

La “papiroflessia” è l’arte di piegare la carta per ottenerne forme tridimensionali. Non c’è titolo più adatto di quello scelto da Guillermo Busutil per descrivere il contenuto, altrimenti difficile da etichettare, di questo volumetto.

Fra le pagine abitano brevissime meditazioni tutte dedicate alla lettura e all’amore per la parola scritta; non veri e propri aforismi, non versi poetici, forse le due cose insieme. O forse, invece, più che di frasi si tratta in qualche modo di oggetti, che hanno una funzione in sé ma che flessi, ripiegati su loro stessi più e più volte, restituiscono all’occhio di chi legge una realtà concreta, sfaccettata, le cui tre (o più?) dimensioni stimolano l’intelletto a cercare nuove prospettive.

Completano questa edizione le postille di Antonio Castronuovo e Massimo Gatta, e l’aforisma inedito di pagina 62 dedicato all’editore italiano.

Guillermo Busutil

Opinionista e critico letterario, Guillermo Busutil scrive per La Vanguardia in qualità di critico d’arte, e per le riviste Litoral, El Maquinista de la Generación e Lacalma. Ha diretto la rivista Mercurio facendola diventare una delle più diffuse pubblicazioni letterarie della Spagna. Presente in varie antologie, è autore di numerosi libri, come anche di cataloghi di mostre. Nel 2017, l’Associazione della stampa di Malaga gli ha conferito la Medaglia d’onore per il giornalismo alla carriera e l’Ateneo di Malaga la Medaglia d’oro per la cultura. Nel 2021 ha ricevuto il Premio nazionale di giornalismo culturale da parte del Ministero della cultura spagnolo. È membro della Real Academia de las Buenas Letras di Barcellona.

Con testi di

Antonio Castronuovo

Antonio Castronuovo (1954) è saggista, traduttore, bibliofilo: ha al suo attivo una trentina tra libri e traduzioni. Il suo ultimo lavoro è in edizione presso Sellerio. Tra i massimi rappresentanti della Patafisica in Italia, ha fondato l’opificio di plaquette d’autore Babbomorto Editore. Esperto di storia e tecniche delle forme brevi, è nella giuria del premio aforistico “Torino in Sintesi”.

Pagina su Wikipedia

Massimo Gatta

Massimo Gatta (Napoli, 1959) è bibliotecario dell’Università degli Studi del Molise. Studioso di editoria del Novecento, tipografia privata, bibliografia, grafica aziendale, storia della carta, storia della libreria, storia della bibliofilia e di aspetti paratestuali del libro. Nell’ambito di tali settori ha organizzato diverse mostre bibliografiche.

Ha collaborato al supplemento domenicale de «Il Sole 24 Ore». Da venti anni collabora al periodico «Charta», oltre che a «La Bibliofilia», «Bibliologia. An International Journal of Bibliography, Library Science, History of Typography and the Book», «Paratesto. Rivista internazionale», «ALAI. Rivista di cultura del libro», «PreText», «Fogli. Rivista dell’Associazione Biblioteca Salita dei Frati di Lugano», «la Biblioteca di via Senato», «Utz», «Percorsi», «ImPressioni», «Colophon», «L’Esopo», «Wuz», «Cartevive», «Il Domenicale», «Leggere:Tutti», «MenSa. Culture e piaceri della tavola», «Contributi biblioteconomici». Fa parte del comitato di redazione di «ALAI. Rivista di cultura del libro», organo dell’Associazione Librai Antiquari d’Italia e della Collana “Piccola Biblioteca Umanistica”, edita da Olschki e del comitato scientifico de «la Biblioteca di Via Senato». È direttore editoriale della casa editrice Biblohaus di Macerata, specializzata in bibliografia e bibliofilia. Per l’editore Palladino di Campobasso ha diretto la Collana “DAT - Documenti d’Arte Tipografica”.

È autore di circa cinquecento pubblicazioni, tra le ultime: L’Aldo degli scrittori. La figura e l’opera di Aldo Manuzio nell’immaginario narrativo (secoli XVI-XXI), (Biblohaus, 2018), Metallibri. Latta, ferraglia & bulloni nell’editoria futurista (Biblohaus, 2018), Segnalibro (Babbomorto editore 2018) e Librai, librerie et amicorum. Appunti per una bibliografia (Biblohaus, 2018), Come e perché mantenere in perfetto disordine i propri libri (FuocoFuochino, 2019).


Traduttore

Roberto Russo

Roberto Russo è nato a Roma e vive a Perugia. Dottore in letteratura cristiana antica greca e latina presso l’Università La Sapienza di Roma, ha compiuto studi di filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana, di teologia e mariologia presso la Pontificia Facoltà Teologica Marianum, come anche di biblioteconomia presso la Biblioteca Apostolica Vaticana e ha conseguito il diploma di Postulatore presso la Congregazione per le Cause dei Santi. È appassionato del profeta Elia. Segue due motti: «Nulla che sia umano mi è estraneo» (Terenzio) e: «Ogni volta che sono stato tra gli uomini sono tornato meno uomo» (Tommaso da Kempis). In questa tensione si dilania la sua vita.

Ha pubblicato un racconto con Mondadori e, con diverse case editrici, alcuni testi che vanno dalla saggistica alla storia locale. Tra le altre cose, è blogger e collabora con alcune testate online.
28 giu 2025
Sud osteria, 06124 Perugia, via Birago, 10
28 giugno 2025 alle ore 17.30
11 ott 2023
Caffè letterario Horafelix, 00198 Roma, via Reggio Emilia, 89
11 ottobre 2023 alle ore 18.30
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