La “papiroflessia” è l’arte di piegare la carta per ottenerne forme tridimensionali. Non c’è titolo più adatto di quello scelto da Guillermo Busutil per descrivere il contenuto, altrimenti difficile da etichettare, di questo volumetto.
Fra le pagine abitano brevissime meditazioni tutte dedicate alla lettura e all’amore per la parola scritta; non veri e propri aforismi, non versi poetici, forse le due cose insieme. O forse, invece, più che di frasi si tratta in qualche modo di oggetti, che hanno una funzione in sé ma che flessi, ripiegati su loro stessi più e più volte, restituiscono all’occhio di chi legge una realtà concreta, sfaccettata, le cui tre (o più?) dimensioni stimolano l’intelletto a cercare nuove prospettive.
Completano questa edizione le postille di Antonio Castronuovo e Massimo Gatta, e l’aforisma inedito di pagina 62 dedicato all’editore italiano.
Biografia dell'autore
Guillermo Busutil

Opinionista e critico letterario, Guillermo Busutil scrive per La Vanguardia in qualità di critico d’arte, e per le riviste Litoral, El Maquinista de la Generación e Lacalma. Ha diretto la rivista Mercurio facendola diventare una delle più diffuse pubblicazioni letterarie della Spagna. Presente in varie antologie, è autore di numerosi libri, come anche di cataloghi di mostre. Nel 2017, l’Associazione della stampa di Malaga gli ha conferito la Medaglia d’onore per il giornalismo alla carriera e l’Ateneo di Malaga la Medaglia d’oro per la cultura. Nel 2021 ha ricevuto il Premio nazionale di giornalismo culturale da parte del Ministero della cultura spagnolo. È membro della Real Academia de las Buenas Letras di Barcellona.