A che cosa serve la letteratura? Giorgio Podestà affronta questa domanda universale in un'analisi profonda e articolata che svela come, sotto la maschera della finzione, si celi l'individuo nella sua duplice dimensione particolare e universale.
L'autore, blogger, poeta e traduttore con una solida formazione in Lettere Moderne, guida il lettore attraverso le esistenze dei più grandi scrittori degli ultimi secoli. Non si limita a celebrarli come artisti inarrivabili, ma li restituisce nella loro dimensione più umana, quella dei nostri simili.
Le “esistenze di carta” diventano specchi in cui ritrovare noi stessi e le risposte alle nostre domande più profonde. Podestà dimostra come la letteratura sia il mezzo più sincero per illuminare il male di vivere della nostra specie, eppure proprio in questa sincerità risiede la sua forza consolatrice.
Note a margine di un lettore appassionato non è solo il sottotitolo, ma la chiave interpretativa di un'opera che unisce competenza critica e passione personale. Ogni pagina risuona come un eco sull'acqua: quel suono familiare che il nostro cuore riconosce e in cui trova conforto.