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Passeggiate nell'orto metallurgico

Riflessioni di un artigiano

Un'immersione nelle antiche tecniche metallurgiche, dove la riproduzione di manufatti storici diventa un ponte tra passato e presente, unendo sapienza artigianale e conoscenza archeologica.

Descrizione

La memoria minerale che si nasconde in un manufatto antico (un gioiello, un ornamento, un’arma) comincia molto prima che il pezzo sia forgiato, ben prima della comparsa dell’umanità e forse della Terra stessa; eppure il metallo vi prende – nella sua natura che potenzialmente, nelle giuste condizioni, fonde e muta all’infinito – una forma che cristallizza per sempre un tempo e un luogo. Il pugnale portato da un uomo dell’età del Bronzo, la fibula che chiudeva il suo mantello sono fermi, conservati in una teca di museo, e testimoniano ciò che possiamo sapere su quell’era.

L’archeologia e la storia ci aiutano a capire e contestualizzare, ma possono peccare di un eccesso di astrazione: per comprendere realmente che cosa significasse fabbricare quel pugnale, che strumenti servissero, forse anche quali pensieri si pensassero, bisognerebbe provare a farlo. 

Un archeometallurgo, quale è l’autore di questo libro, è in grado di compiere quel passo che scavalca i secoli, riportando in vita quella memoria, per così dire riscaldandone la portata antropologica: dopo approfonditi studi e un apprendistato da artigiano Alessandro Pacini ha imparato e coltiva l’arte di riprodurre gli oggetti in metallo, utilizzando con scrupolo filologico le tecniche antiche. 

In queste pagine, ragionate e amorevolmente arricchite di immagini, dettagli, fonti bibliografiche, si dipana il racconto delle procedure adottate per realizzare riproduzioni di pregio, delle soluzioni ideate per superare le difficoltà pratiche, ma traspare anche una interessante riflessione sul rapporto che abbiamo con ciò che i nostri lontani antenati hanno lasciato, e su come dovremmo interpretarlo.

Nella prospettiva di chi lavora con le mani, la conoscenza passa imprescindibilmente per l’esecuzione: un “imparare facendo” che rende il ruolo dell’artigiano persino più rilevante di quello dello studioso, nel momento in cui la replica di un manufatto non ha più solo lo scopo di fornire dati scientifici su come esso sia stato creato, ma quello di inseguire il significato del gesto, la contemplazione, l’avvicinamento alle logiche della natura, elementi che sono rimasti immutati nei millenni.

Leggere le parole di Pacini, insomma, è come ascoltare la Storia da qualcuno che ci è stato.

“La storia dell’umanità, l’idea stessa di umanità sono astrazioni. Molto meglio limitarsi a tentare di conoscere, anche solo in parte, singole manifestazioni dell’attività umana del passato, i frammenti di quello che fu il loro ciclo vitale”.

Alessandro Pacini

Alessandro Pacini, artigiano orafo specializzato in archeometallurgia, si è laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Firenze con una tesi sulle pietre preziose al tempo dei Medici. Dal 1994 sperimenta le tecniche metallurgiche dell’antichità. Dal 1998 al 2006 ha collaborato con Edilberto Formigli alla direzione dei seminari di archeometallurgia di Murlo (Siena). È stato per dieci anni docente incaricato presso la Scuola di Alta Formazione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Ha partecipato come relatore a convegni internazionali di archeometallurgia e pubblicato monografie e contributi in riviste di settore.

Prefazione

Grazia Marchianò

Grazia Marchianò (1941-2024) è stata una filosofa e studiosa di estetica, specializzata nelle filosofie e religioni orientali. Dopo la laurea in Filosofia all’Università di Roma, ha svolto ricerche in India presso la Visva Bharati University di Santiniketan, perfezionandosi in Estetica comparata. È stata una delle principali divulgatrici in Italia del pensiero di Osho Rajneesh e Nisargadatta Maharaj, di cui ha curato la prima traduzione italiana di Io sono quello. La sua ricerca si è concentrata sul dialogo interculturale e sulla spiritualità. Nel corso della sua carriera, ha sempre mantenuto uno stile di vita discreto e solitario, rimanendo fedele alla sua vocazione ascetica e alla ricerca dell’Assoluto.

Marchianò è nota anche per il legame con Elémire Zolla, suo marito, di cui ha curato l’opera omnia per Marsilio. 

 

15 mar 2025
6 feb 2025
2 feb 2025
25 gen 2025
17 ott 2025
Libreria esoterica Ibis, 40124 Bologna, Via Castiglione 11b
17 ottobre 2025 alle ore 18.00
7 ott 2025
Istituto Tecnico Industriale Statale Galileo Galil, 52100 Arezzo, Via Dino Menci, 1
07 ottobre 2025 alle ore 15.10
6 set 2025
Museo Archeologico, 53016 Murlo (SI), Piazza Cattedrale, 4
06 settembre 2025 alle ore 18.00
3 ago 2025
Museo Civico Archeologico e d'arte sacra, 53041 Asciano (Siena), Palazzo Corboli - Corso Matteotti, 122
03 agosto 2025 alle ore 17.30
19 lug 2025
Museo documentale Torre dell’Orologio, 53021 Abbadia San Salvatore (SI), Piazzale Renato Rossaro, 6
19 luglio 2025 alle ore 16.00
4 lug 2025
Museo civico archeologico, 53047 Sarteano (Siena), Palazzo Gabrielli - Via Roma, 24
04 luglio 2025 alle ore 17.30
30 mag 2025
Museo archeologico Gaio Cilnio Mecenate, 52100 Arezzo, Via Margaritone, 10
30 maggio 2025 alle ore 16.00
24 mag 2025
Museo Archeologico del Casentino “Pietro Albertoni, 52011 Bibbiena (Ar), via Berni, 21
24 maggio 2025 alle ore 16.30
27 mar 2025
Biblioteca comunale Ottiero Ottieri, 53043 Chiusi (Si), piazza Vittorio Veneto, 6
27 marzo 2025 alle ore 17.30
25 gen 2025
Sala Bozzini – Palazzo del Capitano, 53045 Montepulciano (SI), Piazza Grande, 7
25 gennaio 2025 alle ore 16.00
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Passeggiate nell'orto metallurgico
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