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Ricordi di Natale

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Quali ricordi suscita il Natale in ognuno di noi?

Descrizione

«Il ricordo è un modo di incontrarsi» affermava Gibran e questa frase è molto più vera a Natale, quando i momenti delle feste passate tornano a galla e riempiono il cuore. I testi di questo quarto libretto della collana Natale ieri e oggi vogliono proprio ricordare (cioè ridare al cuore) il senso della festa.

Con Matilde Serao compiamo un viaggio dove tutto è iniziato: con il suo piglio giornalistico, infatti, Serao descrive Betlemme, la grotta del presepe e il villaggio di Ain Kerem. Le rimembranze di un suo viaggio in Palestina diventano per noi testimonianza di un Natale che non c’è più.

Ne «L’orango» Giulio Laurenti ci guida in un viaggio più intimo in cui nel presepe, come tipica rappresentazione che allestiamo nelle nostre case, figura anche un orango, personaggio insolito, che rappresenta lo spartiacque tra l’infanzia e l’età adulta.

I due racconti sono introdotti dalla poesia «Febbre» di Vittoria Aganoor Pompilj che, ancora una volta, si muove nel vasto orizzonte dei ricordi natalizi.

Matilde Serao

Matilde Serao (Patrasso, Grecia, 7 marzo 1856 – Napoli, 25 luglio 1927) è stata scrittrice e giornalista nonché prima donna italiana ad aver fondato e diretto un giornale, Il Mattino. Tra le sue opere più famose figurano Leggende napoletane (1881), Il ventre di Napoli e Le virtù di Checchina (entrambi del 1884), Il paese di cuccagna (1891).

Leggi l'approfondimento sulla vita di Matilde Serao e sulle sue opere.
 
Foto | Elaborazione grafica a cura di Eugenia Paffile a partire da una foto di Matilde Serao scattata prima del 1900 (via WikiCommons)

Giulio Laurenti

Giulio Laurenti (1964) ha studiato agraria e cinematografia. Dopo un paio di lustri passati a produrre vino e olio ora si dedica alla tipografia a caratteri mobili. Con la sua linotype sta (lentamente) aprendo una casa editrice di poesia: Anobio Editore. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo i racconti 3 etti & 1/2 (Pequod 2001), la raccolta di poesie Dire&Disdire (Davide Ghaleb 2010), i romanzi Suerte (Einaudi 2010) e La madre dell’uovo (Effigie 2015). Nel 2015 è uscito il volume di poesia La giraffa con il nodo in gola (Giulio Perrone).

(la foto di Giulio Laurenti è di Ugo Laurenti)

Con testi di

Vittoria Aganoor Pompilj

Vittoria Aganoor Pompilj (Padova 1855-Roma 1910), di origine armena, fu allieva dello Zanella e di Enrico Nencioni. Nelle sue poesie, di tono eclettico, rivela familiarità con vari poeti del secondo Ottocento italiano e francese, specialmente con Musset, Baudelaire, Aleardi, Gnoli, D’Annunzio. La sua prima raccolta di poesia, Leggenda eterna (1900), in cui canta in modi elegiaci le vicende di un amore infelice, fu ripubblicata nel 1912 in Poesie complete, comprendenti anche Nuove liriche (1908), Rime sparse e alcune prose.

Nel 1901 l’Aganoor aveva sposato Guido Pompilj, giurista e uomo politico umbro, che si uccise subito dopo la morte della moglie, avvenuta in seguito a un intervento chirurgico.

Approfondimento su Vittoria Aganoor Pompilj.

Foto | elaborazione grafica di Eugenia Paffile a partire da una foto di Vittoria Aganoor Pompilj

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