Dimmi un po': come sistemi i libri della tua biblioteca? Per autore? Editore? Altezza? Argomento? Colore?
Hai mai pensato di lasciarli in disordine, invece?
L'insolenza e l'audacia
Oggi ti parlo de L'insolenza e l'audacia, saggio breve di Massimo Gatta che ha come sottotitolo Sul disordine dei nostri libri. La prefazione è di Luigi Mascheroni.
Massimo Gatta, che con noi ha già pubblicato la Breve storia del segnalibro, è un po' uno dei «massimi cardinali italiani della religione del libro» per usare una definizione che gli ha dato Giampiero Mughini.
Ne L'insolenza e l'audacia, Gatta parla della necessità di tenere i libri in disordine. Si riferisce, ovviamente, alle biblioteche private, quelle delle nostre case, piccole o grandi che siano.
Sul disordine dei nostri libri
Più che raccontarti il contenuto del libro – mi sembra abbastanza chiaro quale sia – mi soffermo su un aspetto che ritengo importante e lo faccio raccontandoti un episodio che non c'entra nulla con i libri. Anni fa, quando avevo ancora i capelli!, ho trascorso un periodo della mia vita in Colombia. Quando arrivai, l'amico che mi ospitava mi disse: «Guarda, qui le case sono semplici ed essenziali: non sono certo belle come quelle che avete in Italia però qui, dentro, c'è la vita. A volte i vostri appartamenti mi sembrano un po' freddi…». Lo stesso potremo dire delle biblioteche casalinghe: in questo periodo di pandemia abbiamo visto migliaia di video interviste e nella maggior parte dei casi c'erano biblioteche ordinatissime alle spalle di chi parlava. Non ho nulla contro l'ordine dei libri, ci mancherebbe, ma, per citare Massimo Gatta, forse è meglio pensare di ordire la propria biblioteca più che ordinarla.
Senza dubbio Massimo Gatta sa spiegarti meglio di me l'insolenza di avere i libri in disordine, la soddisfazione di trovare un libro che si è cercato per tanto tempo, l'audacia di andare fieri di tutto questo.
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