Nei giorni scorsi nella Biblioteca nazionale di Chişinău (Repubblica Moldova) si è tenuto un incontro sul saggio La letteratura romena nella Repubblica Moldova scritto dalla dottoressa Olga Irimciuc. Questo il saluto del direttore della Graphe.it edizioni, dottor Roberto Russo, ai partecipanti.
«I paesi sono potenti non quando hanno grandi carri armati, ma quando hanno grandi biblioteche». Diceva così Nicolae Dabija e inizio questo saluto con le sue parole perché è con lui che nel 2018 mi trovavo qui, in questa bella Biblioteca Nazionale, per presentare l’edizione italiana del suo celebre romanzo Compito per domani. Un ricordo grato, ma velato da un senso di tristezza perché Dabija ci ha lasciati lo scorso anno.
Sono Roberto Russo, editore della Graphe.it, e ringrazio sentitamente la direttrice della biblioteca, dottoressa Elena Pintilei, per avermi invitato a porgere un saluto in occasione della presentazione del libro di Olga Irimciuc. Mi spiace non poter essere presente fisicamente con voi, ma impegni pregressi hanno reso difficile la mia venuta a Chişinău. Porto anche il saluto del professor Gaetano Passarelli che ha scritto la prefazione al libro.
Quando la dottoressa Olga Irimciuc e Gian Luca Del Marco, dell’associazione Italia Moldova, mi hanno proposto la pubblicazione del libro La letteratura romena nella Repubblica Moldova ho accettato subito. Si è trattato del naturale sbocco di un percorso editoriale iniziato qualche tempo fa.
Nel nostro catalogo, infatti, abbiamo l’edizione italiana delle poesie di Grigore Vieru dal titolo Orfeo rinasce nell’amore: un’antologia curata dallo stesso Vieru che, purtroppo, non ha potuto vederla per via della sua tragica morte avvenuta poco prima della pubblicazione.
Poi c’è Compito per domani di Nicolae Dabija come già accennavo: uno dei romanzi più importanti della vostra letteratura e, lo dico senza tema di smentita, della letteratura in generale.
Il percorso tematico che propone la dottoressa Irimciuc è, quindi, una sorta di passaggio dalla pratica alla teoria, in un percorso tanto caro al detto latino: Primum vivere, deinde philosophari. Prima leggiamo, dunque, le belle opere della letteratura romena nella Repubblica Moldova e poi ci alziamo, a volo d’uccello, per studiare le caratteristiche di questa letteratura.
Ci sono oggi studiosi molto più competenti di me che parlano di questo libro: io vorrei solo sottolineare di essere orgoglioso di averlo pubblicato per far conoscere sempre di più la vostra cultura anche nel nostro Paese, soprattutto ora che la Repubblica Moldova è ufficialmente Paese candidato dell'Unione Europea!
Mulţumesc!
Inserisci un commento