Voltarsi è un’antologia di testi poetici di Antonio Bux. Si tratta di una selezione di poesie che l’autore ha scritto nel periodo 2012/2022, quasi a voler suggellare dieci anni di pubblicazioni poetiche.
Antonio Bux è considerato “uno dei poeti più interessanti della sua generazione”. La sua poesia è stata definita “alta e riconoscibilissima, fatta di terra e di cielo, chiama allo scavo e allo specchio, smonta e riassembla, detona e deflagra, impreziosita da una parola che è musica, armonia e dissonanza, insieme complesso e frammento diviso”.
Tre domande ad Antonio Bux
Abbiamo posto tre domande ad Antonio Bux per capire un po’ meglio il senso di quest’antologia.
Voltarsi indietro: qual è la spinta che ha fatto sì che tu iniziassi a scrivere poesie?
Ho iniziato a improvvisare versi ingenui già sin dalla prima media: in molti, magari sulla spinta di qualche prima cotta, si è provato a scrivere le proprie emozioni senza molta preparazione. Poi c’è stato l'incontro con i primi poeti, i simbolisti francesi, Blake, Pessoa e gli scambi con amici che avevano le stesse passioni. Coltivavo la poesia a livello naïf e, quindi, quindi non la vivevo appieno. Poi negli anni la poesia è tornata a bussare insistentemente alla mia porta attraverso varie vicissitudini. Dai vent’anni in poi ho iniziato a coltivare con più passione e questo tipo di arte e posso affermare che la spinta che ha fatto sì che io iniziassi a scrivere è la poesia stessa, che è venuta a bussare alla mia porta e da quando è entrata non è andata più via.
Voltarsi in avanti: quali sono le speranze che nutre un poeta?
Il titolo della raccolta è Voltarsi che può essere sia un girarsi indietro per vedere il percorso compiuto e i frutti prodotti, ma anche un volgersi in avanti, verso il futuro. Le speranze che nutre un poeta sono, innanzitutto, quelle di trovare una propria lingua e un proprio equilibrio tra vita e pensiero. Sicuramente poi c’è anche l'augurio e l'auspicio di avere sempre un altro a cui rivolgersi, un ipotetico lettore, un amico, un fratello, un ascoltatore che possa nutrirsi a sua volta delle speranze del poeta stesso, che poi sono un po’ le speranze di tutti gli esseri umani. Poi, ovviamente, c’è la speranza di poter continuare per tanto tempo a occuparmi di poesia, della mia e di quella altrui, e fare sì che diventi il mio lavoro quotidiano.
Oggi: perché un'antologia dei tuoi scritti?
Voltarsi è un’antologia dei miei scritti per festeggiare i dieci anni dalla prima pubblicazione che è avvenuta nel 2012. Una sorta di resoconto per valutare progressi e peculiarità che hanno contraddistinto dieci anni di pubblicazioni che per un uomo di quasi quarant’anni è un bel traguardo. È un’antologia anche per chi non mi conosce: una sorta di bigliettino da visita per fornire un tracciato di quanto sono riuscito a creare in questi dieci anni. Essendo un’antologia, ovviamente, non c’è tutto il mio percorso, ma una parte significativa di esso, come anche alcune vie più sotterranee e segrete di un’opera che è abbastanza vasta e che mi auguro venga apprezzata dai lettori.
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