Che cosa è venuto a fare al mondo un poeta dove il primo dovere dell’uomo è quello di fare più soldi possibile?
Si poneva questa domanda Jules Verne in Parigi del XX secolo. E allora oggi parliamo di quella splendida inutilità che è la poesia.
Il tempo perso in aeroporto
Nel video di oggi ti parlo de Il tempo perso in aeroporto, raccolta poetica di Lorenzo Foltran. Pur essendo un testo di poesie è strutturato come un unico racconto che ruota attorno al concetto di tempo, visto come lontananza o come attesa o ancora come momento in cui bisogna essere produttivi. E così le varie poesie ci fanno riflettere su questi aspetti del tempo e anche sul tempo che perdiamo mentre aspettiamo di fare qualcosa (e qui segnalo la geniale sezione dedicata alle poesie sui videogiochi).
Come diceva Mario Quintana – poeta brasiliano tanto caro a noi della Graphe.it – “il vero poeta fa poesia con le cose più semplici e scontate di questo e dell’altro mondo”. Ed è per questo, allora, che vi leggo un testo di Lorenzo Foltran, una poesia fatta con una delle cose più semplici e scontate di questo mondo. Ascolta.
Misuro il tempo che resta negli otto,
necessari minuti alla cottura
per cucinare al dente gli spaghetti
come demiurgo della pastasciutta.
Il conto alla rovescia, l’acqua bolle
mentre sale la nebbia del vapore,
amidato profumo cereale.
Sento il sapore di una vita in bianco.
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