Ci sono storie che non si impongono, ma si rivelano lentamente, nei dettagli di un banchetto medievale o tra i versi di una poesia sull’attesa. Storie che attraversano il tempo e l’identità, raccontando chi siamo attraverso ciò che mangiamo o attraverso le parole che scegliamo per descrivere il nostro vissuto.
Questi due aspetti – la cucina e l’attesa – sono al centro di due libri che, seppur molto diversi, offrono una riflessione comune sulla vita e sulla cultura.
Cibo, identità e storia: il Medioevo a tavola
Con Vini, spezie, pastelli volativi e confetti di zucchero, Davide Chiolero ci conduce in un viaggio attraverso la cucina medievale, svelandone il valore culturale e storico. Il cibo, infatti, non è mai solo nutrimento: è rito, appartenenza, espressione di uno status sociale.
Questo libro, rigoroso dal punto di vista scientifico ma accessibile a tutti, ci racconta il legame tra alimentazione e religione, dalle rigide regole dei giorni di magro alle convinzioni mediche del tempo. Scopriamo il diverso apporto delle civiltà romana e barbarica, la dieta delle abbazie e delle corti, l’uso di spezie preziose per dimostrare potere e ricchezza.
Un viaggio nella storia che ci fa riflettere su quanto il cibo sia, da sempre, un elemento centrale nell’identità di ogni popolo.
La poesia dell’attesa
Dall’alimentazione come specchio della società passiamo alla poesia come lente sull’interiorità. Le faticose attese di Enrico Testa, con la prefazione di Giorgio Caproni, è una raccolta che esplora il senso dell’attesa nella vita quotidiana e nell’esistenza stessa.
I versi di Testa sono essenziali ma profondi, capaci di trasformare momenti ordinari in riflessioni liriche. È una poesia che non ha bisogno di artifici: arriva in modo diretto, colpisce e fa pensare.
Pubblicato per la prima volta anni fa – e ora riproposto nella collana “Le mancuspie” diretta da Antonio Bux – questo libro si conferma un classico della poesia italiana, capace di emozionare ancora oggi con la sua sorprendente immediatezza.
Due libri, due modi di raccontare il tempo
Due opere molto diverse, eppure unite da un filo comune: il tempo. Il tempo che si misura nei rituali della cucina e quello che si dilata nelle attese della vita. Due sguardi profondi che invitano a fermarsi, leggere e riflettere.
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