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Perché leggere le poesie di Gino Scartaghiande oggi?

Perché leggere le poesie di Gino Scartaghiande oggi? Perché leggere le poesie di Gino Scartaghiande oggi?
Perché leggere le poesie di Gino Scartaghiande oggi?

Nonostante siano trascorsi ben quarantasei anni dall'uscita del volume di Gino Scartaghiande, all'epoca voluto fortemente da Elio Pagliarani per la Cooperativa Scrittori, nei Sonetti d'amore per King-Kong il lettore troverà ancora oggi una voce attualissima e ben salda a un tipo di corrente modernista più che mai contemporanea al nostro presente.

Salutato con entusiasmo fin da subito – tra gli altri, da poeti come Amelia Rosselli – questo canzoniere d'amore scioglie il nodo gordiano della vita interpretandone la propria sublimazione che al tempo stesso è sì resistenza, ma soprattutto esilio e richiamo.

Un flusso potente di immagini e di versi scandisce questa poetica sincopata che graffia e accarezza, in egual misura, chi provi a entrare nell'opera, così melliflua e deflagrante. E se l'autenticità del dettato fa sì che il discorso sia più che mai necessario al giorno d'oggi, è la specificità dei temi trattati a non far tramontare mai la parabola di tale singolare poema. Perché l'amore, il dolore e la ricerca di un posto in questo mondo, così come l'abbandono e l'assenza dell'altro, sono perni fondanti dell'attuale società, invischiata così com'è nell'affanno di trovare un senso alla vita e alla sua essenza, sia quotidiana che interiore. Ed è per questo che nei Sonetti dell'autore salernitano, la voce limpida e complessa di un canto comune a ogni essere umano prende il sopravvento e annienta il lato “cronico” del tempo, facendo sì che proprio il tempo stesso diventi protagonista assoluto di queste pregnanti pagine.

 

Antonio Bux
direttore della collana Le mancuspie

Sonetti d'amore per King-Kong

di Gino Scartaghiande

editore: Graphe.it

pagine: 112

Un poema d’amore e di morte, di distacco e di riavvicinamento, dove la grazia e l’abbandono si plasmano vicendevolmente

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