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Palme, datteri e risate: Paola Biribanti racconta il suo libro

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Palme, datteri e risate: Paola Biribanti racconta il suo libro

Qual è il denominatore comune tra: Giovannino Guareschi, Alessandro Bergonzoni, Peynet, Quino, Mordillo, Jacovitti, Giulio Andreotti, Renzo Arbore e Maurizio Costanzo?

Aver vinto la Palma d’oro al Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera, la prima, e per molto tempo l’unica manifestazione interamente dedicata all’umorismo, in Italia e nel mondo.

Nonostante la fama planetaria e il clamore suscitato nel corso delle 52 edizioni in cui si è svolto, è da un po’ che non se ne parla.

È arrivato il momento di tornare a farlo.

Sono Paola Biribanti, autrice di Palme, datteri e risate. Il Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera (1947-1999), un saggio in cui ripercorro la storia di un festival che ha dato lustro all’Italia, portando il nome di Bordighera fino in ogni angolo del mondo.

Da tutto il mondo, infatti, arrivavano gli umoristi, per concorrere nelle numerose categorie di gara previste dal Salone, le principali delle quali erano due: Disegno e Libro umoristico.

Chi trionfava si aggiudicava la Palma d’oro, un premio prestigiosissimo, voluto e istituito da Cesare Perfetto, il patron della manifestazione.

Ma il Salone di Bordighera, che si svolgeva per una settimana, tra luglio ed agosto, non era solo una competizione tra mostri sacri dell’umorismo internazionale, era anche condivisione, sano divertimento, abbattimento delle barriere linguistiche e culturali e un crocevia strategico di incontri.

E poi a Bordighera c’è il mare, per cui il Salone era anche e soprattutto atmosfera. Per ricreare quell’atmosfera, ho intervistato molti degli umoristi che l’hanno frequentato, la cui voce risuona sfogliando le pagine del libro.

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