Tigri, cavalli, leoni, allodole, criceti, cavi, cani e soprattutto gatti. Adriana Zarri scrive di tutti questi animali, e anche altri, nel libro La gatta Arcibalda e altre storie. Si tratta della seconda edizione di questo, che ha avuto un ottimo riscontro da parte delle amiche e degli amici della Grapahe.it edizioni. Ora torna in libreria rivisto, corretto e aumentato, come si dice in gergo. E con una nuova copertina, molto «gattosa».
La gatta Arcibalda e altre storie
Ma, meglio essere chiari fin da subito, quello di Adriana Zarri non è un libro «pucci pucci miao miao». È un testo pregno di riflessioni e di stimoli per ogni persona, sia per chi ama gli animali, sia per tutti gli altri. Testi scritti nel corso di anni e pubblicati sulla rivista Rocca (che ringraziamo ancora per averci permesso la pubblicazione in volume).
Si va dalla contestazione degli animali nei circhi (e Adriana Zarri ne scriveva negli anni ’70, quando non era cosa comune farlo) al puntare il dito contro quelle feste religiose che fanno dello sfruttamento degli animali motivo di divertimento. Non ha peli sulla lingua, come sempre, Adriana Zarri.
La nuova edizione, oltre alla prefazione di monsignor Luigi Bettazzi, amico di Adriana Zarri, che era già presente nella prima, ha un nuovo testo introduttivo scritto da Eleonora Sottili ed Emiliano Poddi, che lo contestualizzano dal punto di vista letterario. Inoltre, Maria Concetta Bomba presenta la figura di Adriana Zarri. E infine il professor Natale Fioretto tira le fila del pensiero «animalista» di Adriana Zarri.
Un libro che ci sta a cuore e che, secondo noi, aiuta ad avere uno sguardo nuovo sul creato.
Inserisci un commento