La supplica di Brahma, il titolo del mio libro, è tratto da una scena archetipica della tradizione indiana, dove si narra che il Budda storico – Śākyamuni – una volta illuminatosi alla grande verità, alla grande legge, sotto l’albero della Bodhi, fosse tentato di godersela in pace. Dovette intervenire Brahma, il creatore dell’universo, per ben tre volte a convincere il Buddha a condividere questa sua verità con gli altri. Questo a voler sottolineare che la compassione non è un fatto strettamente naturale, ma quasi una decisione, una scelta.
Il mio libro parla di questo, cioè di come ci si rapporta agli altri attraverso la compassione che non è un qualcosa di naturale, ma quasi una scoperta.