Mi trovo a Chişinău (Moldavia) nella piazza di fronte alla atazione dei treni, dove si erge un monumento. Su una piattaforma inclinata, da un groviglio di ferraglie, emergono delle figure umane. Si tratta del monumento alle vittime delle deportazioni comuniste nei gulag.
È un monumento che mette angoscia e ansia: trasmette plasticamente le sensazioni che hanno affrontato le persone che sono state deportate nei gulag.
Di queste deportazioni parla anche il romanzo Compito per domani di Nicolae Dabija che noi della Graphe.it edizioni abbiamo pubblicato in Italia, in collaborazione con l’Associazione di promozione sociale Italia-Moldavia onlus e la traduzione di Olga Irimciuc.
Samo orgogliosi di aver portato in Italia tale traduzione, perché il romanzo permette di conoscere una parte della storia che molti di noi ignorano (io per primo confesso che ignoravo).
Compito per domani è un romanzo senza dubbio bello, ma anche crudo. In Moldavia è considerato un capolavoro e, stando ad alcuni sondaggi, è il libro più letto negli ultimi sessant’anni in quella terra.
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