L'espressione Dove passa Attila non cresce più l'erba è diventata di uso comune per indicare la devastazione che seguiva sempre il passaggio delle orde degli Unni e naturalmente ci trasmette quel senso di pericolo, di paura, di frustrazione che subivano le popolazioni mediterranee o del nord Europa quando dovevano fuggire dall'incombente arrivo delle popolazioni nomadi.
L'espressione è diventata proverbiale e contiene una grande verità: non è che le popolazioni mediterranee o romane in generale non conoscessero le devastazioni dovute alle invasioni di popoli germanici prima degli Unni, ma il fatto che questa devastazioni unne furono sistematiche, come sistematici furono i loro saccheggi, ha impressionato molto l'immaginario collettivo.
Dobbiamo anche tenere presente la mentalità del popolo unno e come agiva: nella caccia usava le stesse modalità usare in guerra, ovverosia un'ampia zona veniva circoscritta, le orde a cavallo restringevano la zona interessata fino a depredare e poi distruggere tutto quello che era contenuto all'interno di questo cerchio. E anche le popolazioni romane di frontiera subirono questo destino. Il terrore proverbiale lasciato da Attila si è poi propagato per secoli.
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