Nel racconto Il cane contenuto nella raccolta Il flauto nel bosco (1923), scrive Grazia Deledda, unica donna italiana ad aver vinto il Nobel per la letteratura:
Il grande cane mi guardò: aveva gli occhi verdi e dolci e una giovane faccia leale: e il dorso alto grigio macchiato di continenti bruni come una carta geografica.
Intese subito la mia disposizione di spirito, buona perché era buono il tempo e il mare calmo, e mi seguì.
Sentivo i suoi passi nell'acqua, dietro di me, come quelli di un bambino; mi raggiunse, mi toccò lievemente col muso per avvertirmi ch'era lì, e come per chiedermi il permesso di accompagnarmi.
Mi volsi e gli accarezzai la testa di velluto; e subito ho sentito che finalmente anch'io avevo nel mondo un amico.
Se anche tu trovi nel cane un amico, allora il racconto Vasco l'investigacane, scritto da Aldo Dalla Vecchia, fa per te.
La storia di Vasco l'investigacane
Con questo racconto, disponibile solo in eBook, diamo il via alla collana Flavia che pubblica testi gialli caratterizzati da un pizzico di leggerezza.
E questo è probabilmente il motivo principale per cui ti consiglio la lettura di Vasco l'investigacane: un soffio di leggerezza che rende ancor più palpabile il mantra di questo periodo, vale a dire Andrà tutto bene.
Due parole sulla storia, magistralmente raccontata da Aldo Dalla Vecchia. Siamo a Milano, nella zona in di Corso Como e lì, tra i grandi grattacieli, vive anche Goran, un senzatetto, con il suo cane, Vasco, così chiamato in onore del Blasco nazionale. La notte di Capodanno 2020 purtroppo Goran è vittima di un gruppo di bulli e la polizia brancola nel buio. Solo il contributo di Vasco riuscirà a far luce su quanto accaduto. La storia si ferma all'inizio del lockdown, con un filo di speranza e di attesa per la situazione che tutti noi ben conosciamo.
Non aggiungo altro: ti ricordo solo di non leggere domani quello che puoi leggere oggi.
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