26 luglio 1946
8 maggio 1947
Due date. Due compleanni. Ma un solo festeggiato. C'è chi ha la fortuna di nascere due volte…
Oggi ti parlo di Trionfo d'amore, saggio di Aldo Dalla Vecchia pubblicato nella nostra collana Parva che ospita testi di saggistica in pillole. Il sottotitolo del saggio è Breve storia del fotoromanzo.
Trionfo d'amore
Pochi lo sanno, ma il fotoromanzo è un’invenzione squisitamente italiana, che fonda le sue radici nei feuilleton ottocenteschi e nei cineromanzi della prima metà del Novecento, e vanta addirittura due date di nascita: il 26 luglio 1946, quando nelle edicole esce Grand Hôtel, con la prima puntata di Anime incatenate, una storia raccontata attraverso tavole acquarellate, didascalie e balloon; e l’8 maggio 1947, data di nascita de Il mio Sogno, che contiene il primo fotoromanzo così come lo conosciamo oggi.
Con i fotoromanzi hanno cominciato, prima di diventare dive internazionali, Gina Lollobrigida (con il nome d’arte di Giana Loris) e Sophia Loren (come Sofia Lazzaro, perché dicevano che avesse una bellezza che faceva resuscitare i morti).
Moltissimi sono gli “insospettabili” che, lungo i decenni, hanno recitato nelle storie a fumetti: Raffaella Carrà e Patty Pravo, Renzo Arbore e Mike Bongiorno, Orietta Berti e Vittorio Gassman, fino a Micaela Ramazzotti e Riccardo Scamarcio.
Fra gli anni Sessanta e la fine dei Settanta, periodo d’oro del genere, le tirature erano in milioni di copie (mensili), e la grande sfida, senza esclusione di colpi, si combatteva tra la Casa Editrice Universo (con il settimanale Grand Hôtel), e la Lancio, che ha svecchiato per sempre il genere creando con le sue numerose riviste, da Charme a Kolossal, da Idillio a Letizia, un vero e proprio star system di carta, con nomi come Michela Roc, Franco Gasparri, Claudia Rivelli.
Adesso, dopo un lungo periodo di oblio, il fotoromanzo rinasce per l’ennesima volta dalle proprie ceneri, come l’Araba Fenice.
Se vuoi saperne di più su questa storia, non ti resta che leggere il godibile saggio di Aldo Dalla Vecchia.
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