Gianni Brunoro (1936, Padova provincia) ama i fumetti fin dalla nascita ma ufficialmente, come critico, dal 1968: quando questo ramo della cultura era ai suoi primissimi vagiti. Ha scritto migliaia di articoli, prefazioni, postfazioni, voci di enciclopedie, recensioni e altro, intervallandoli con saggi, per esempio su Corto Maltese, sui Bonelli, su Tex... e su Benito Jacovitti per testimoniare l’amore per il fumetto realistico e per quello umoristico. Aborre sentir dire «LA graphic novel», invece che «IL...».