Ne Il cammino di Santiago Paulo Coelho scrive: “Non è importante la meta, ma il cammino”. Esistono tanti libri sul viaggio, l’ultimo è quello di Roberto Fantini Odisseo e le onde dell’anima che chiarisce appieno il senso della massima di Coelho. Il libro è pubblicato dalla Graphe.it edizioni nella collana di narrativa Logia.
Chi è Odisseo? Il protagonista è ognuno di noi, un sognatore, un viaggiatore alla ricerca di se stesso che lotta contro le sue stesse paure e i paletti imposti dalla società e dal suo stesso modo di essere e di pensare. Odisseo è colui che racconta al lettore il suo ultimo viaggio, quando stanco e vecchio naviga verso la morte. Ma l’eroe che siamo abituati ad ammirare ha lasciato il posto a un vecchio impaurito, terrorizzato dal dolore fisico, consapevole del suo andare, incapace di abbandonarsi ad esso. Nel suo cuore riaffiorano ricordi, fantasmi del passato che attraversano la sua esistenza e con i quali Odisseo impara a dialogare senza smettere di profondere lo sguardo verso i confini dell’Essere.
Questo saggio è un viaggio che accomuna ogni essere umano, dove il ricordo diventa “cagna rabbiosa che strappa le vene”; tra le pagine impregnate di salsedine e colori, di profumi nostalgici e orizzonti di nuvole, il poetico e amaro vagabondaggio di un’anima irrequieta ci apparirà familiare, perché ognuno di noi appartiene alla categoria di chi aspetta, di chi rimane a terra, o a quella di chi va alla ricerca di un qualcosa che ci appaghi – o anche solo per trovare la quiete – per mari e orizzonti. E forse l’errore più grande consiste proprio in questo: la presunzione di andare da qualche parte per cercare qualcosa che è insito in noi, perché il vero viaggio è quello che si compie dentro se stessi.
Recensione di Carla Iannacone pubblicata su Leggere:tutti, numero 79, luglio-agosto 2013, pagine 51-52