Cosa vuol dire “essere animali”? Questa domanda, apparentemente semplice, si manifesta invece, a una accurata analisi, in tutta la sua problematicità. L’umano si è pensato, da sempre, come in opposizione all’animale rimanendo, tuttavia, “innazitutto e perlopiù” un animale. Attraverso l’analisi di due paradigmi diversi, quello di René Descartes e di Martin Heidegger e quello di Jacques Derrida, l’autore ripercorre la storia di un’idea, di un concetto … e di un sogno che si caratterizza come un “necessario paesaggio morale per il futuro”.
Cosa è successo agli animali mentre ci pensavamo come altro da loro? Quello che abbiamo fatto agli animali, non solo è gravissimo, ma è eterno. Creiamo la vita per distruggerla. Inoltre, il gesto che dipinge la più grave e ignorata delle sofferenze, è il “fondamento della miseria” e ciò che ricerchiamo quando, con altrettanta miseria, discriminiamo anche gli animali umani. Ebrei uccisi come ratti, e Tutsi uccisi come scarafaggi, sono solo la sentinella di un avvertimento: eventi storici isolati per l’umano hanno come paragone quel soggetto che, dopo il “come”, continua a morire in eterno e senza attenzione alcuna.
Biografia dell'autore
Leonardo Caffo

Leonardo Caffo (Catania, 1988), filosofo e scrittore, è docente di Estetica dei media e della moda alla NABA di Milano. Ha curato il Public Program alla Triennale di Milano nel 2020, e insegnato Filosofia teoretica al Politecnico di Torino. Collabora al Corriere della Sera.
Tra i suoi libri: Il maiale non fa la rivoluzione (Sonda, 2013), La vita di ogni giorno (Einaudi, 2016), Fragile umanità (Einaudi, 2017), Il cane e il filosofo (Mondadori, 2020), Quattro capanne (Nottetempo, 2020), Essere giovani (Ponte alle Grazie, 2021).